Disabilità sensoriali

OrCam MyEye 2.0 trasforma le immagini in parole

Sul mercato sono disponibili ormai da tempo collaudate tecnologie destinate agli ipoudenti in grado di amplificare il suono.  OrCam Technologies, start up israeliana, invece, ha pensato alle persone non vedenti, ipovedenti, dislessiche o con patologie significative che impediscono una corretta lettura di parole e messaggi ed ha lanciato sul mercato MyEye.

Si tratta di un device, giunto alla seconda versione 2.0, delle dimensioni di un dito che, appoggiato a qualunque tipo di occhiale, e’ in grado di trasformare le immagini in parole. Cosi’ legge in tempo reale testi stampati e in formato digitale su qualsiasi superficie (quotidiani, riviste, lib ri, menu di ristoranti, insegne, etichette, schermi di smartphone e computer) ma puo’ anche captare la presenza di una persona e, una volta memorizzata in archivio, riconoscerla istantaneamente. La smart camera, inoltre, e’ in grado di identificare prodotti di consumo, attraverso il codice a barre, cosi’ come colori e banconote. Insomma, fa tutto quanto appare necessario per assicurare una piena autonomia alle persone ipovedenti anche fuori casa e in mezzo a tante persone.

“OrCam MyEye 2.0 – spiega Rotem Geslevich, director of business development dell’azienda, durante una dimostrazione pratica – pesa poco piu’ di 28 grammi, si fissa con clip magnetica all’asticella di qualsiasi tipo di occhiale, da vista o da sole, ed e’ l’unico dispositivo wearable in grado di attivarsi in intuitivo quando si compiono gesti”. Cosi’ quando Rotem Geslevich alza la mano in segno di alt la telecamera smette di parlare, oppure quando piega il braccio per vedere l’orologio, la smart camera comunica l’ora.

Tutto inizia nel 2010 quando un professore di informatica, Amnon Shashua, e un imprenditore, Ziv Aviram, fondano la OrCam Technologies, considerata oggi a livello internazionale pioniere nel settore tecnologico destinato all’assistenza di persone non vedenti o con problematiche della vista. Oggi l’azienda conta 150 persone che lavorano nel quartier generale di Gerusalemme e ha sedi anche a New York e Londra . Fanno parte della squadra anche diverse persone non vedenti, ipovedenti e con disabilita’ visive che grazie alla loro esperienza danno un valore aggiunto alla mission di avanguardia di questa azienda.

“Con OrCam MyEye 2.0 abbiamo studiato una soluzione end-to-end che si serve della Computer Vision non solo per le funzionalita’ principali, ma anche a livello della stessa interfaccia utente – dichiara il Amnon Shashua, presidente di OrCam Technologies -. Migliaia di persone in tutto il mondo ad oggi si affidano con fiducia alla tecnologia OrCam nella loro vita quotidiana. Sento di poter affermare che il device di seconda generazione OrCam MyEye 2.0 avvicinera’ a questa tecnologia un numero sempre crescente di utenti”.

L’obiettivo, insomma, e’ contribuire a conferire una maggiore sicurezza e migliorare decisamente la qualita’ della vita ad una comunita’ di 362mila non vedenti e un milione e mezzo di ipovedenti. A questi numeri vanno aggiunti, inoltre, piu’ di 350mila giovani affetti da grave dislessia che impedisce una corretta lettura di testi e parole.

Per i primi cinque anni l’attivita’ di OrCam – aggiunge Geslevich – si e’ concentrata esclusivamente sulla ricerca e sviluppo. I primi prodotti sono stati commercializzati solo nel 2015 negli Stati Uniti e in Israele e un anno piu’ tardi in altri Paesi tra cui Spagna e Italia dove adesso arriva la versione MyEye 2.0, alleggerita della batteria separata e con molte funzioni in piu’. Il prezzo oscilla intorno ai 4mila euro. “Abbiamo avuto riscontri positivi dalle persone che ne hanno fatto uso e accolto le loro indicazioni per migliorare il prodotto – conclude Geslevich -. Siamo stati tra i primi a sviluppare tecnologie per la visione digitale e contiamo di avere successo per migliorarci ancora”.

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com