Disabilità sensoriali

Startup israeliana svela la cornea artificiale

La startup israeliana di dispositivi medici oftalmologici CorNeat Vision ha annunciato 

di aver completato la fase di progettazione e sviluppo di un impianto di cornea artificiale (CorNeat KPro).

Dopo che la sperimentazione in laboratorio ha avuto successo, la società, con base a Ra’anana, ha avviato delle prove di sicurezza per effettuare il primo impianto negli esseri umani entro la metà del 2018.

L’impianto CorNeat KPro è una cornea sintetica in attesa di brevetto che utilizza una tecnologia cellulare avanzata per integrare l’ottica artificiale all’interno del tessuto oculare esistente. Il CorNeat KPro è prodotto usando nanotecnologia chimica che stimola la crescita cellulare. A differenza dei dispositivi precedenti che hanno tentato di integrare l’ottica nella cornea nativa, il CorNeat KPro sfrutta uno spazio virtuale sotto la congiuntiva ricca di cellule che forniscono una robusta integrazione a lungo termine. Combinato con una nuova e semplice procedura chirurgica della durata di 30 minuti, il CorNeat KPro fornisce un rimedio efficace per milioni di persone con disfunzioni visive correlate alla cornea ed è ben superiore a tutte le alternative biologiche e sintetiche disponibili.

Le patologie corneali sono la seconda causa principale di cecità in tutto il mondo, con 20-30 milioni di pazienti che hanno bisogno di cure e circa 2 milioni di nuovi casi l’anno. Le soluzioni esistenti, come il trapianto di cornea, vengono eseguite in tutto il mondo solo su 200.000 casi l’anno.

Queste le parole del Dott. Gilad Litvin, Chief Medical Officer di CorNeat Vision e fondatore e inventore della tecnologia:

I risultati innovativi ottenuti nel nostro laboratorio sono estremamente incoraggianti. Stiamo entrando nella prossima fase con grande fiducia e siamo sicuri che CorNeat KPro affronterà la cecità corneale proprio come IOL (Intra Ocular Lens) ha affrontato la cataratta.

In conclusione, questo approccio rappresenta un’opportunità unica per affrontare finalmente la sfida globale della cecità corneale.

Fonte: siliconwadi.it