Disabilità sensoriali

Il conta-persone? Un’App per ipovedenti

Una guida per ciechi con una App dedicata: prima sperimentazione di un percorso per non vedenti e ipovedenti. Ieri mattina in piazza San Marco quattro veneziani non vedenti hanno accettato di sperimentare la «mobilità guidata», dalle colonne del Todaro al museo Correr.

La società A4 Smart, la londinese Wayfindr e l’Università di Milano hanno provato per due ore la funzionalità del sistema. «Siamo molto soddisfatti», dice Francesco Pedrini della A4Smart, «il sistema funziona e potrà essere applicato anche sul controllo turistico».

Una rete di «beacon» posizionati lungo il percorso stabilito guidano attraverso segnali in Bluetooth con gli smarphone i ciechi nel percorso culturale. Indicano in tempo reale la presenza di ostacoli, quando è il momento di girare o compiere un determinato percorso. Ma oltre a trasmettere sono in grado anche di «ricevere» segnali. Come il passaggio delle persone. Una rete di questi sistemi, assolutamente economici («Costano qualche decina di euro l’uno», dice Pedrini) è in grado di indicare alla centrale operativa in tempo reale quante persone ci sono in quel momento in un determinato luogo. Sono le sperimentazioni sul cosiddetto «conta-persone» che la società ha avviato a sue spese a Carnevale e al Redentore. Primo passo per arrivare al «numero chiuso» nell’area marciana.

Adesso la tecnologia è stata affinata ed è disponibile. Il gruppo di aziende lo ha già proposto a società di trasporto e alle ferrovie. Risultando utile il controllo (e la guida) nelle stazioni e nei terminal, anche negli aeroporti.

Stefano Rampazzo e Nicola Babetto, tecnici della società A4, hanno condotto ieri a San Marco la sperimentazione insieme al professor Luciano Pilotti dell’Università di Milano.
«Prima volta a Venezia e in Italia», dicono, «dato che le sperimentazioni precedenti erano state condotte con successo solo all’estero, a Londra nelle stazioni della metro, all’Università di Oslo, nel centro commerciale Las Arenas di Barcellona.

«Ma la sperimentazione di ieri», dice Pedrini, «fa parte di un progetto più ampio, denominato Vate (Virtual accessibility turism evolution), che sarà esteso ai negozi e ai turisti che vorranno scaricare la app. È prevista l’installazione di reti «beacon» all’esterno della Bevilacqua La Masa e nei locali del museo Correr e di palazzo Ducale.

Un aiuto concreto alle persone che hanno problemi di vista. Perché la cuffia collegata con il telefona trasmette all’ipovedente informazioni preziose sulla storia dei luoghi e soprattutto sui percorsi da compiere, eliminando le barriere architettoniche e avvisando dei possibili pericoli.

Ma anche un progetto che potrebbe presto cominciare ad affrontare il problema del sovraffollamento da turisti. Una centrale operativa collegata con le piccole trasmittenti disseminate in città è in grado di fornire informazioni in tempo reale. Uno dei punti che erano stati richiesti con forza dall’Unesco, quando due anni fa aveva inviato a Venezia e al governo italiano l’ultimatum per le condizioni di criticità della città dovute alle grandi opere e al turismo.
Il progetto Vate è finanziato dalla Regione con fondi Ue Por-Fesr e dalla A4Smart, in collaborazione con Fondazione Musei, Bevilacqua La Masa, Unione ciechi e ipovedenti Onlus di Venezia, Associazione piazza San Marco.

Fonte: nuovavenezia.gelocal.it