Disabilità sensoriali

Dalla cecità all’autismo, l’hi tech aiuta i disabili

Mani che parlano dando voce alla lingua dei segni, esoscheletri riabilitativi, sedie a rotelle guidate con lo sguardo e giacche che si gonfiano per superare l’ansia. L’innovazione al servizio della disabilità ha mille declinazioni, tutte accomunate dal desiderio di essere utili.

A metterle in mostra è la Maker Faire, la manifestazione della tecnologia applicata agli oggetti d’uso quotidiano proprio mentre si celebra la giornata dedicata ai disabili. Le idee spesso nascono dalla necessità. Come nel caso della Optical Wheelchair, una sedia a rotelle che Federico, Roberto e Nicholas hanno messo a punto per aumentare l’autonomia di un amico rimasto paralizzato dopo un incidente: la sedia si guida grazie a una camera speciale che rileva il movimento delle pupille e le espressioni facciali. Oppure nel caso di Luca, che insieme alla sorella Chiara, disabile, ha inventato l’esoscheletro Hubotics per gli arti superiori volto alla riabilitazione motoria, stampato in 3D, personalizzabile e da abbellire con cover magnetiche colorate.

All’autismo e alla sindrome di Asperger si rivolge Sensewear, con una collezione di abiti sensorizzati che si ispirano alle terapie applicate ai disordini di tipo sensoriale. Ansia, stress, attacchi di panico si affrontano con una t-shirt che rileva dati vitali e li trasmette ad altri capi d’abbigliamento, come la giacca gonfiabile che abbraccia e il poncho musicale.

L’inclusione sociale delle centomila persone sorde che vivono in Italia – sono 70 milioni in tutto il mondo – è l’obiettivo di Talking Hands, un guanto capace di tradurre la lingua dei segni in voce permettendo ai non udenti di farsi capire. Il dispositivo registra i movimenti delle mani, li traduce e li trasferisce a uno smartphone, che pronuncia la frase tramite un sintetizzatore vocale.

Per facilitare l’apprendimento dei bambini ipovedenti, senza dover spendere migliaia di euro in dispositivi hi-tech, c’è Aedo, che consente di usare gli schermi dei tablet attraverso cover in rilievo che dialogano con una app. Sempre per i non vedenti è pensato Safe Track, un bastone che tramite vibrazioni segnala la distanza dagli ostacoli sul cammino e, in caso di smarrimento, indica la strada di casa.

Fonte: ansa.it