Disabilità sensoriali

2016, un bilancio in crescita

«I numeri che abbiamo raggiunto nel 2016 ci danno la dimensione dell’importanza del lavoro che stiamo portando avanti, fornendoci lo slancio per fare ancora di più», così Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro ha presentato venerdì scorso all’annuale Assemblea dei Soci della Lega del Filo d’Oro il Bilancio 2016 e la rendicontazione delle attività svolte, «durante il 2016 abbiamo assistito un numero sempre maggiore di persone, ma molte sono ancora in attesa di ricevere cure e assistenza. Il nuovo Centro Nazionale, che incrementerà i posti letto disponibili, e le nuove sedi territoriali di prossima apertura ci permetteranno di ampliare il nostro bacino di azione per essere di aiuto ad altre famiglie in difficoltà».

Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che hanno usufruito dei vari servizi dalla Lega del Filo d’Oro nel corso del 2016 sono state 844. I volontari sono aumentati, passando dai 592 del 2015 ai 611 dell’anno appena concluso. Infine, è cresciuto anche il numero dei dipendenti dell’Associazione, passato da 570 a 590, grazie soprattutto all’implementazione dei servizi del Centro di Modena e alla nuova Sede Territoriale di Padova. Il 2016 ha confermato il trend positivo degli anni precedenti, chiudendo un triennio segnato da una crescita in tutti i settori dell’attività. «Il 2016 è stato un anno importante per la Lega del Filo d’Oro. Si sono poste le basi per guardare al futuro con ottimismo e consapevolezza», ha dichiarato Francesco Marchesi, Presidente della Lega del Filo d’Oro. Marchesi ha ricordato l’accordo sottoscritto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli per la concessione del finanziamento per il nuovo Centro Nazionale, «che ci permetterà di terminare il primo lotto entro il 2017», quindi lo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità realizzato dall’ISTAT, «che ci ha restituito uno scenario del tutto diverso sulle dimensioni della sordocecità: prima dell’indagine si pensava che questa complessa disabilità riguardasse solo poche migliaia di persone e invece riguarda quasi 190 mila persone in Italia. Questo ci obbliga sempre più a farci carico di individuare modalità adeguate per rispondere a un bisogno di assistenza e cura così ampio. Tutto ciò deve essere un importante stimolo per arrivare ai nuovi obiettivi che ci siamo posti».

Fonte: vita.it