Disabilità sensoriali

Nuove app, ecco 4 tecnologie digitali a supporto degli ipovedenti

Nell’oceano di nuove app ideate, sviluppate e lanciate costantemente sul mercato con le più svariate finalità, spiccano sicuramente le health app, quelle che in qualche modo si occupano della nostra salute o che possono supportare chi combatte con disabilità più o meno invasive.

Restringendo il campo a chi convive con cecità o ipovedenza, ecco quattro nuove app e progetti digitali originali raccontateci dagli stessi ideatori ed emersi – tra i tanti esempi virtuosi – durante la seconda edizione di ‘Facciamoci Vedere – Dall’intuizione all’inclusione’: la mostra evento dell’Unione Italiana Ciechi (tenutasi durante l’inverno a Milano) che dà visibilità a idee, servizi, buone prassi e tecnologie innovative dedicate alle persone con disabilità visiva.

Trovare e condividere app e giochi: in arrivo il social network per i genitori dei bambini ipovedenti

Si chiama ShareHab e si propone come un luogo virtuale di interazione tra genitori di bambini ipovedenti, di scambio e conoscenza tra questi, gli insegnanti e i riabilitatori visivi. Una piattaforma social per scoprire giochi, video, nuove app accessibili anche a bambini ipovedenti ed utili ad allenare la vista e a divertire, anche se non espressamente pensati per la riabilitazione. Uno spunto utile per altri genitori e anche per i terapisti, grazie alla segnalazione di materiali informatici idonei già ‘sperimentati’ da mamme, famiglie e scuole con i loro bimbi, e classificati in base all’usabilità per i piccoli ipovedenti.

Questa particolare piattaforma social – che sarà pronta a maggio 2017 – è stata ideata e realizzata dall’Istituto David Chiossone di Genova nell’ambito delle iniziative di riabilitazione di bambini e ragazzi ipovedenti (da 0-6 anni fino ai 18) con il supporto scientifico dell’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR di Genova e il contributo della Fondazione Vodafone (iniziativa “Digital for Social”).

Un iPad per la riabilitazione visiva a casa propria

Chi è ipovedente (cioè ha una condizione di ridotta visione non più correggibile con lenti tradizionali) necessità di percorsi di allenamento e riabilitazione visiva personalizzati che permettano di potenziare al massimo l’utilizzo del residuo visivo di cui si dispone: esercizi e stimolazioni specifiche che hanno lo scopo di potenziare i meccanismi di percezione migliorando di conseguenza la qualità della vita e la possibilità di svolgere alcune attività quotidiane. Ed ecco che anche qui intervengono le nuove app: oggi è possibile intensificare una parte di questa riabilitazione visiva estendendola dall’ambulatorio direttamente a casa del paziente grazie ad un iPad e alla app Vision Pad Home Trainer, invenzione di Federico Bartolomei, ortottista e coordinatore del Centro Ipovisione dell’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Bologna.

Il software Vision Pad di Bartolomei è utilizzato dai professionisti per misurare alcune abilità visive nei pazienti, e gli stessi professionisti generano poi esercitazioni personalizzate da effettuare comodamente a casa, grazie appunto alla versione Home Trainer scaricabile sul proprio iPad. Il software è molto utilizzato nei casi di degenerazione maculare senile (prima causa di ipovedenza in Italia e nel mondo occidentale). Il vantaggio è naturalmente quello di intensificare il trattamento riducendo al contempo le difficoltà legate agli spostamenti verso l’ambulatorio. Come precisato dallo stesso Bartolomei, con l’allenamento si arriva a un miglioramento delle abilità quotidiane, per esempio la velocità di lettura.

Aiutare il non vedente con nuove app a godersi una mostra o un panorama urbano in autonomia

E’ questo lo scopo pratico di GuidApp, una vera guida audio per disabili visivi, nata dalla collaborazione tra la Onlus Abilitando e l’Università del Piemonte Orientale: una particolarità tra le nuove app per gli ipovedenti tramite la quale si può navigare virtualmente tra le varie sale che compongono una mostra e tra gli oggetti in esse contenute. Grazie all’integrazione con i sistemi TalkBack e Voice Over per interagire in maniera vocale con il dispositivo, l’utente ‘visualizza’ la panoramica complessiva della mostra, seleziona di volta in volta la stanza desiderata e, con pulsanti specifici per ogni oggetto in essa contenuta, può ottenere immediate riproduzioni audio come descrizioni.

Sempre dal Piemonte (nello specifico dal suo Consiglio Regionale dell’Unione Italiana Ciechi) viene l’altra idea a supporto delle visite turistiche dei non vedenti. Siete in piazza Castello, a Torino, e vorreste ammirarne i monumenti e le armoniose fattezze globali? E’ possibile grazie alla ricostruzione e all’installazione di un modellino dettagliato della piazza/monumento cui si è di fronte. Inquadrando col proprio smartphone il QR code impresso sulla base del modellino, parte all’istante il link youtube con la descrizione audio dei monumenti, cui si può aggiungere la percezione/godimento tattile e sensoriale del monumento stesso grazie appunto al modellino.

Fonte: webmagazine24.it

(s.c./l.v.)