Disabilità sensoriali

Smart Cultural Heritage 4 All

Smart Cultural Heritage 4 All è un progetto di Heritage – startup innovativa a vocazione sociale di Torino –

per una fruizione innovativa di musei, mostre e siti archeologici, concepita e sviluppata per persone con disabilità e limitazioni funzionali.

Il 1 novembre 2016 è partito il progetto pilota al Museo Sannitico di Campobasso, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli. Ultimata la fase di desk analysis, in questi primi mesi del 2017 si stanno compiendo con successo i primi test tecnici, che porteranno al primo risultato tangibile del del progetto: un’App per persone con disabilità visiva, disponibile su tablet presso il museo dall’estate del 2017.

Il progetto è portato avanti in partnership con un team di specialisti che unisce le competenze nell’ambito culturale e delle nuove tecnologie, la ricerca scientifica universitaria sui processi culturali e comunicativi e le più specifiche competenze sugli ausili tecnologici per disabili.
La realizzazione si basa su un’azione coordinata di un team di soggetti appartenenti al sistema pubblico (Centro Servizi per studenti con disabilità e DSA dell’Università del Molise ), al sistema del privato sociale (Coat – Centro Orientamento Ausili Tecnologici Ass. Onlus) e delle imprese innovative a vocazione sociale (Heritage srl) con competenze nel campo della ricerca sulla disabilità, della messa a punto di tecnologie per le persone con disabilità, e dell’adattamento dei contenuti alle ICT per la fruizione del patrimonio culturale e tecnico-scientifico.

L’obbiettivo del progetto è fare della fruizione museale per le persone con disabilità un’esperienza integrale e personale, sviluppando l’idea concettuale che fa della fruizione un’esperienza in se stessa partecipativa. L’accessibilità cognitiva del patrimonio culturale è un focus specifico, parallelo ma non assimilabile all’accessibilità funzionale.

Attraverso integrazione di tecnologie quali Beacon, sintetizzatore vocale e circuiti elettronici installati in riproduzioni 1:1 di oggetti del museo “sensibili” al tatto, l’App guiderà il visitatore ipovedente o non vedente attraverso percorsi tematici concepiti sui principi dello storytelling, così da ripensare e sviluppare i contenuti non livellandoli verso il basso per una maggiore semplificazione, ma ampliandoli per generare una vera e propria esperienza integrale.

Gli elementi innovativi al centro dello sviluppo del progetto sono l’ottimizzazione di tecnologie mobile integrate e lo sviluppo di un’interfaccia di fruizione avanzata per l’esplorazione dei contenuti, secondo diversi livelli di profilazione degli utenti.

Fonte: Archeomatica.it