Disabilità sensoriali

La Lega del Filo d’Oro un’associazione al femminile al servizio dei sordociechi

Uno studio sulla sordocecità voluto dalla Lega del Filo d’Oro ed effettuato dall’Istat nel 2015 fa emergere che in Italia sono oltre 122.000 le donne sordocieche e che sono il 64,8% delle 189.000 persone che hanno problemi alla vista e all’udito.

Lega del Filo d’Oro è un associazione che da diversi decenni è attiva nell’aiuto delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Da sempre ha avuto una connotazione femminile, infatti è stata fondata nel lontano 1964 da Sabina Santilli anch’essa sordocieca. Ad oggi l’84% del personale dell’Associazione è donna ed anche i volontari sono in maggioranza donne.

Il segretario generale della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli afferma quanto segue: «Tra le persone da noi seguite, ci sono molte donne coraggiose e tenaci, protagoniste spesso di percorsi riabilitativi lunghi e complessi, ma che mostrano sempre una forza straordinaria, non arrendendosi mai alle gravi disabilità dalle quali sono affette. Donne come Simona, Nadia e Manuela».

Un’utente della Lega del Filo d’Oro, Simona dice: «La mia è una disabilità complessa e all’inizio l’ho vissuta con grande vergogna. Poi, con il tempo, ho imparato ad accettarla, riuscendo così anche a superare tutti i miei problemi quotidiani».

Simona soffre della rara sindrome di Usher che l’ha privata prima dell’udito e poi della vista, ed è anche affetta da un’infiammazione mielinica che somiglia alla sclerosi multipla. «Nel momento più difficile della mia vita, dopo la scomparsa improvvisa di mio padre, ho deciso di prendere in mano la mia situazione per cercare di risolverla, e questo mi ha portato a conoscere la Lega del Filo d’Oro e a intraprendere un percorso riabilitativo e umano che mi ha arricchito tantissimo» dice Simona.

Ecco invece cosa afferma Nadia, una donna di 60 anni: «Essere sordocieca è stato un grande ostacolo per me, spesso anche a causa dell’indifferenza delle altre persone. In passato, per questo motivo, ho attraversato una crisi depressiva, ma poi sono riuscita a superarla. E oggi sorrido alla vita e lotto ogni giorno nonostante i problemi che incontro».

Manuela, 42 anni invece dice: «Io credo che in genere noi donne abbiamo una forza enorme e sappiamo trovare sempre le risorse per affrontare i problemi che la vita ci pone davanti.

Non nascondo che a volte è difficile accettare la malattia e la frustrazione che ne consegue, ma allaLega del Filo d’Oro, grazie anche agli altri sordociechi, ho imparato a non arrendermi mai. Anzi, adesso sento il bisogno di rendermi utile, offrendo alle ragazze giovani la mia esperienza: voglio che non si scoraggino quando le difficoltà aumentano a causa dei problemi sensoriali dai quali siamo affette. E questo perché, nonostante le disabilità, le possibilità che abbiamo davanti sono tante, anche per noi».

Il lavoro svolto dalla Lega del Filo d’Oro che consiste nell’assistenza, riabilitazione e reinserimento nella famiglia e nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, è di fondamentale importanza per tutte coloro che vivono questo disagio e che non vogliono arrendersi, ed è anche un bell’esempio della forza e della genialità delle donne che sono la colonna portante di questa associazione.

Fonte: Lavocedeltrentino.it