Disabilità sensoriali

Per garantire l’inclusione delle persone sorde nella società di tutti

«Oggi più che mai le persone sorde possono e devono essere precocemente prese in carico, al fine di garantirne l’inclusione nella società di tutti. In tal senso chiediamo che questo Disegno di Legge venga sostituito da un programma di iniziative e servizi in tutte le Regioni, per assicurare il diritto alla salute, alla parola e all’attivazione di processi virtuosi per pari cittadinanza»: lo scrive ai Senatori il Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi, riferendosi a un Disegno di Legge sulla disabilità uditiva, approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

«Oggi più che mai le persone sorde possono e devono essere precocemente prese in carico dalla società al fine di garantirne l’inclusione nella società di tutti. Contrariamente a tali princìpi, che illustrano le aspirazioni sostanziali alla normalità dei disabili uditivi, appare evidente che il Disegno di Legge all’esame del Senato in questi giorni è rinunciatario al pieno perseguimento del diritto alla parola».
A scriverlo, in una lettera inviata a tutti i Senatori è il Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi (nel box in calce vi è l’elenco delle organizzazioni ad esso aderenti), in riferimento al testo unificato del Disegno di Legge riguardante disposizioni e interventi per la disabilità uditiva (AS 302 e congiunti), approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato e che verrà discusso nei prossimi giorni dall’Assemblea di Palazzo Madama.

«Noi non abbiamo alcun pregiudizio verso le persone adulte che scelgono di esprimersi anche con il linguaggio dei segni – si legge ancora nella lettera del Comitato – ma, anche da adulti, per poter essere in grado di scegliere, prima di tutto deve esserci stata la riabilitazione e abilitazione alla lingua verbale ovvero alla lingua italiana parlata e scritta».
Per questo, conclude la lettera, «chiediamo che questo Disegno di Legge venga respinto dall’Assemblea del Senato e sostituito con un programma di iniziative e servizi in tutte le Regioni, per assicurare il diritto alla salute, alla parola e all’attivazione di processi virtuosi per pari cittadinanza».

Fonte: superando.it