Disabilità sensoriali

Vela per tutti, anche per chi non ci vede. Il progetto Homerus si conferma grande

La Spezia – Si è concluso domenica il quarto corso di vela autonoma per non vedenti e ipovedenti organizzato da Due Colori nel Vento onlus, seconda base didattica Progetto Homerus in Italia. Vela per tutti, anche per chi non ci vedeL’associazione, nata a La Spezia nel Dicembre 2013 e con base presso il porticciolo “A. De Benedetti” di Assonautica Provinciale, per portare nel nostro Golfo il metodo Homerus, sviluppato grazie all’intuizione dell’Ingegner Alessandro Gaoso sul lago di Garda che da oltre 20 anni consente ai disabili visivi di indurre una barca a vela in autonomia, dalla sua fondazione ha già formato ben dodici velisti non vedenti e ipovedenti.

Nonostante le esigue risorse a disposizione, ma grazie alla preziosa collaborazione di Assonautica, della Sezione Velica della Marina Militare Italiana, della Scuola di Mare Santa Teresa e di un pugno di volontari le attività didattiche e agonistiche sono in continuo fermento e tutte tese al raggiungimento di nuovi entusiasmanti obiettivi. Un importante riconoscimento all’associazione ed al Metodo Homerus è giunto lo scorso maggio, quando gli atleti e gli Istruttori Metodo Homerus® sono stati invitati a Salerno – nell’ambito della manifestazione “Uniti nel Vento – La Vela per Tutti” – per effettuare una dimostrazione del Match-Race Homerus, competizione in cui due equipaggi composti esclusivamente da atleti non vedenti si sfidano in un campo di regata allestito con boe sonore appositamente realizzate dall’Associazione Homerus® onlus. Il corso appena concluso, sotto la guida dell’Istruttore Homerus® Daniele Filippetto, ha visto gli allievi cimentarsi per otto giornate consecutive con lezioni teoriche e pratiche tenute sia a terra – presso i locali della Sezione Velica M.M. – che a bordo dell’unità Meteor “ ’A Zezigioa” in uso all’associazione.

Districandosi fra il sartiame, alla fine del corso hanno imparato a conoscere l’imbarcazione, armare e disarmare in autonomia, capito cosa significa percepire la direzione del vento attraverso il corpo, imparato l’importanza di cogliere i diversi movimenti della barca, preso confidenza con la barra del timone e le manovre delle vele fino ad arrivare a navigare fuori diga.

La vela, oltre ad essere un’attività sportiva a beneficio del corpo e della mente, rappresenta per il disabile visivo, un momento di reale integrazione sociale poiché gli da la possibilità – in equipaggio misto (non vedenti/vedenti) – di partecipare alle regate di flotta gareggiando assolutamente alla pari contro equipaggi composti da normodotati.

Mentre già si sta lavorando alla preparazione del prossimo corso – che sarà il quinto, previsto per quest’autunno – Due Colori nel Vento, attiva tutto l’anno, organizzerà uscite in mare sia in settimana che nei week-ends in collaborazione – da quest’anno – anche con la Scuola di Mare Santa Teresa, dove gli atleti potranno fra l’altro alloggiare per la durata delle attività.

Per informazioni scrivere a: duecolorinelvento@gmail.com

Fonte: cittadellaspezia.com