Disabilità sensoriali

Si gusta il vino con il linguaggio dei segni

Iniziativa dell’Ente Nazionale Sordi e dell’Onav il 6 al Grand Hotel Adriatico

vino rosso

Sabato 6 giugno, al termine dei lavori del XXV Congresso Nazionale dell’ENS (Ente Nazionale Sordi) l’ONAV di Pescara (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) guiderà la degustazione dei vini rappresentativi abruzzesi al Grand Hotel Adriatico Montesilvano (PE), l’evento è previsto per le ore 17.00

Dopo una breve presentazione degli aspetti viticoli ed enologici dell’Abruzzo gli assaggiatori della sezione ONAV di Pescara presenteranno i fondamenti della tecnica dell’assaggio con immediata degustazione dei vini selezionati, grazie alla traduzione simultanea di un esperto in linguaggio dei segni (LIS).

L’iniziativa fa parte di un progetto di ambito Nazionale dove nel protocollo Generale d’Intesa tra ONAV ed ENS, firmato recentemente a Milano dal Presidente Vito Intini, le due associazioni hanno deciso di collaborare in maniera fattiva e concreta, per rendere accessibili ai sordi di tutta Italia le iniziative sulla degustazione del vino. Promotori dell’Iniziativa sono la Sig.ra Mirella Morra delegata ONAV e Vincenzo Cantarelli volontario udente (ENS) di Asti. La missione dell’ENS è l’integrazione delle persone sorde nella società, la promozione della loro crescita, autonomia e piena realizzazione umana.

La delegazione ONAV di Pescara, recentemente rinnovata nel direttivo, vuole fare sua questa iniziativa, annunciando che ha intenzione di proseguire nella collaborazione, oggi aperta ai congressisti provenienti da tutta Italia, domani per tutti gli abruzzesi non udenti o comunque interessati.

Il neo delegato, l’Enologo Loriano Di Sabatino, crede che gli assaggiatori di vino possano dare un contributo al mondo enologico quale collante tra il mondo della produzione, territorio e tradizione e il mondo del consumatore, aprendo a tutte le aree di interesse e in collaborazione con le associazioni di settore, con maggior impegno verso quelle aree che rappresentano la disabilità.

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) non è una forma abbreviata di italiano, una mimica o un codice, né un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma una vera e propria lingua, ricca e autonoma dall’italiano, con regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali ben definite.

Si è evoluta come lingua storico-naturale e utilizza sia componenti manuali (configurazione, posizione, movimento delle mani) sia non-manuali (espressione facciale, postura). Viaggia sul canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde

Fonte: sordionline.com

s.c.