Disabilità sensoriali

Ai mondiali di nuoto “silenziosi” l’unico italiano è l’ossolano Riganti

Il ragazzo di Villadossola impegnato in questi giorni in Texas.

Un fisico statuario, una grande determinazione e l’età dalla sua parte: è l’identikit di Fabio Riganti, l’unico atleta italiano in gara ai Mondiali di nuoto silenziosi in Texas che si tengono da ieri a sabato. A pochi giorni dai campionati iridati di Kazan, dall’altra parte del mondo si sfidano i migliori nuotatori non udenti tra cui il diciannovenne di Villadossola.

Se in Russia l’Italia poteva contare su un team numeroso, nella rassegna americana le speranze della Federazione sport sordi Italia sono riposte tutte su Riganti, che gareggia in sette specialità. «L’ideale sarebbe stato concentrarsi solo su alcune gare come delfino e stile libero, ma visto che Fabio è l’unico italiano in gara, la federazione ci ha chiesto uno sforzo per rappresentare l’Italia anche nel dorso» spiega uno dei suoi allenatori, Luciano Prini, che lo accompagna nella spedizione.

Una settimana intensa

Le gare sono iniziate ieri e si concludono sabato, quando si disputerà la finale dei 50 stile. Agli Italiani di Pesaro a luglio l’ossolano aveva già conquistato 7 medaglie con la maglia del Gss Torino, ma ai campionati iridati sarà tutta un’altra storia.

«Punto soprattutto sui 50 delfino, è la mia gara, ma mi piacerebbe conquistare un buon risultato anche nei 50 e 100 stile – afferma Riganti -: vestire la maglia azzurra sarà emozionante, in acqua mi diverto e ringrazio tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di realizzare il mio sogno».

Doppia raccolta fondi

La partecipazione dell’ossolano ai Mondiali è stata possibile grazie a due raccolte fondi, una in America realizzata su Internet da un cugino, l’altra in Italia, a Villadossola. «Hanno contribuito banche, fondazioni, privati e associazioni – svela l’atleta -. Ringrazio Marco Longo Dorni e Amleto Vanni che mi hanno permesso di allenarmi, senza dimenticare i tecnici Umberto Menechino e Luciano Prini».

Riganti è entrato da poco nella nazionale non udenti, prima ha sempre gareggiato tra il circuito amatoriale Csi (con la Domo Nuoto) e la Federazione italiana (con il team Csi Verbania). Proprio in Fin ha ottenuto quest’anno buoni piazzamenti ai campionati regionali. Ma per lui, che si allena da anni alle piscine di Domodossola, è appena cominciata una nuova avventura. L’obiettivo è ambizioso: le Paraolimpiadi.

Fonte: lastampa.it

(m.p.)