Disabilità sensoriali

Molly Watt ci racconta come Apple Watch ha cambiato la sua vita

Apple Watch aiuta non vedenti e non udenti a muoversi e percepire meglio la realtà che li circonda grazie a delle caratteristiche tecniche di cui è dotato.

applewatchLo racconta Molly Watt, attivista e blogger sordo cieca a causa della Sindrome di Usher. Per lei l’Apple Watch non è semplicemente un gadget di mercato, ma un vero strumento di vita che le rende più semplice comunicare e navigare.

Lo racconta nel suo blogspot dove mostra il suo uso di Apple Watch. L’elemento invisibile che permette tale utilità è il motore taptic, quello che Apple ha dovuto rivedere perché difettoso e che è utile perché avvisa gli utenti delle notifiche con le vibrazioni. In questo caso, la vibrazione è utilizzata da Molly per percepire determinati eventi, parole o situazioni.

Infatti, il motore taptic non solo permette di avvisare gli utenti Apple Watch delle notifiche che arrivano ma permette di navigare senza realmente guardare lo schermo, con diversi movimenti a destra e a sinistra. Questo racconta Molly nel suo blog che è stato poi ripreso dall’Indipendent. Il racconto lo potete leggere qui.

La sindrome di Usher è una malattia genetica relativamente rara causata da una mutazione in uno qualsiasi tra 10 geni che producono una combinazione di sordità e degradazione della vista; essa è una delle principali cause della sordocecità. Al momento attuale la sindrome di Usher non è curabile. Questa sindrome è caratterizzata da sordità e da graduale perdita della vista. La sordità è causata è dovuta ad un difetto dell’orecchio interno, mentre la perdita della vista deriva dalla retinite pigmentosa (RP) una degenerazione delle cellule della retina.

Nel suo racconto, Molly Watt racconta proprio diversi momenti della sua quotidianità e di come Apple Watch abbia reso semplici alcune cose che per noi possono essere banali come il rispondere al richiamo di nostra madre dalla cucina, capire se qualcuno si sta avvicinando mentre leggi o scrivi e altre cose.

Fonte: mobileos.it