Disabilità sensoriali

A Torino tornano le mummie: apre il nuovo Museo Egizio con un’importante novità per i non udenti

In occasione dell’inaugurazione, il museo resterà aperto dalle 9.00 alle 24.00 (ultimo accesso consentito alle 23.00), con orario continuato e ingresso completamente gratuito. egiziononudentiData la previsione di una grande affluenza di visitatori, è possibile prenotare online la propria visita collegandosi al sito, in questo modo sarà possibile evitare un’eventuale lunga coda all’entrata e avere un ingresso riservato.

 

Il museo cambia faccia: le novità La grande trasformazione che ha interessato il Museo Egizio ha portato al rimodernamento e all’ampliamento dello spazio espositivo fino a 10 000 mq2 (circa il doppio), articolati in 4 piani e collegati tramite scale mobili “a tema nilotico” ovvero completamente immerse in un ambiente allestito al fine di ricreare un’atmosfera che rimandi alle regioni del Nilo.

Oltre naturalmente a migliaia di nuovi ed inediti ritrovamenti archeologici, saranno anche presenti: una nuova lunga Galleria contenente 30 imponenti sarcofagi, lo Statuario, dove si potranno ammirare le immense sculture rappresentanti divinità, Faraoni e consorti, la Tomba di Kha e Merit, con i relativi più di 500 reperti di manufatti appartenenti alla coppia, l’esposizione del corredo funebre della regina Nefertari, con oggetti ritrovati direttamente nella Valle delle Regine, e infine un bellissimo Roof garden situato nella terrazza del terzo piano, nonché una biblioteca, aule didattiche, laboratori interattivi, il MuseumShop e uno spazio ristoro.

 

Un’altra importante novità riguarda il progetto “GoogleGlass4Lis”, ossia la realizzazione di una piattaforma di ultima generazione allo scopo di permettere la piena fruizione del museo alle persone non udenti. Sarà infatti possibile al visitatore visualizzare, attraverso attori virtuali rappresentati sul display di questi specialissimi occhiali, la traduzione delle informazioni dalla lingua italiana a quella LIS. La proposta, concretizzata e disponibile a partire dalla prossima inaugurazione del Museo, è stata portata avanti grazie alla ricerca del Politecnico di Torino chiamata “Progetto ATLAS”con il sostegno dell’italiana Vidiemme e dell’americana Rokivo, aziende che hanno già collaudato l’uso dei Google Glass in innumerevoli ambiti scientifico-tencologici.

 

Fonte: retroonline.it
(riadattamento del testo a cura della redazione InformadisAbile)