Disabilità sensoriali

Marvel: due nuovi supereroi creati per i giovani non udenti

Sapheara e Blue Ear: supereroi che non avete mai sentito nominare? Probabile, eppure esistono anche loro nell’Universo Marvel. blueLa prima è stata creata in questi giorni, mentre il secondo ha quasi due anni di vita. Entrambi hanno una storia molto particolare: sono portatori di un handicap auditivo che superano grazie agli impianti che portano, rispettivamente un impianto cocleare e un apparecchio Blue Ear. Cosa ci fanno nel variopinto e rutilante Marvel Universe? In essenza, insegnano con l’esempio ai bambini dotati di difficoltà auditive che non c’è nulla di cui vergognarsi a portare i loro apparecchi, e che anzi anche loro – o meglio, soprattutto loro – possono essere degli eroi.

Le origini della storia risalgono a poco più di un anno fa: Anthony Smith, un bambino di quattro anni a cui era stato prescritto un apparecchio Blue Ear, si rifiutava di indossarlo perché i supereroi di cui è un fan accanito non lo avrebbero mai fatto. In cerca di aiuto, la madre scrisse alla redazione della Marvel nella speranza che i guru della continuity potessero aiutarla a dimostrare che qualche supereroe, in passato, aveva fatto ricorso ad apparecchi simili. Inizialmente il Bullpen Bulletin della Marvel le rispose indicandole rapidamente che Occhio di Falco, all’epoca della sua guida dei Vendicatori della Costa Ovest, aveva effettivamente sofferto di questo handicap e aveva fatto ricorso all’uso di un apparecchio. Ma si sa, da cosa nasce cosa, e dopo una rapida consultazione tra disegnatori ed editor, la redazione decise di regalare ad Anthony qualcosa in più, creando Blue Ear, un piccolo supereroe che aiuta Occhio di Falco grazie al suo superudito, introducendo così il giovane Anthony nell’olimpo dei Vendicatori.

A Blue Ear, in circostanze analoghe, si è in questi giorni aggiunta Sapheara, che affiancherà Iron Man in un albo speciale distribuito a 150.000 studenti dell’area di New York in questi giorni per sensibilizzare i giovani al problema e per promuovere una campagna di rispetto e assistenza ai loro compagni affetti da questo difetto.

Fonte: badcomics.it