Disabilità sensoriali

Sordomuto non sente il citofono per la visita Inps

Non sente il citofono e per il medico inviato dall’Inps per conto del suo datore di lavoro, risulta assente

Per Roberto Galati Lucimorto, operaio 4 anni, residente in località Caldaretto Cuorgnè (To), è così scattata una sanzione amministrativa e 314 euro in meno sulla busta paga. Peccato che al citofono, impianto non munito di telecamera, non avrebbe mai potuto rispondere, perché sordomuto. L’episodio risale al 23 aprile, il decimo e ultimo giorno di mutua dell’operaio, rimasto a casa a seguito di un incidente stradale avvenuto il 13 aprile.

Roberto Galati Lucimorto ha presentato ricorso. Ora se ne occuperà la direzione provinciale dell’istituto di previdenza. L’azienda meccanica di Valperga per la quale lavora, per ora non ha detratto nulla dalla busta paga, in attesa che la vicenda si chiarisca.
“Come ho cercato di spiegare al dottor Vito Sanna – scrive Roberto Galati Lucimorto – alle 17.50 del 23 aprile in casa ero da solo. Mia madre non era presente e il mio deficit mi ha impedito di sentire il campanello”. Assente, dunque, l’anziana madre (82 anni), in casa nessuno si è accorto del campanello.

“L’Inps che eroga la mia indennità di comunicazione non poteva sapere che aveva a che fare con una persona con un gravissimo deficit uditivo congenito?  – si domanda ancora Roberto Galati Lucimorto  – Il patronato ha obiettato che avrebbe dovuto scriverlo il medico di base sul certificato. E alla luce di questo il medico controllore non poteva suonare un altro campanello (dato che ve ne sono più di uno con lo stesso cognome?) per verificare se effettivamente il sordomuto non avesse sentito? Tale deficit può essere causa di una sanzione? E se il medico di base avesse sbarrato la casella relativa alla patologia connessa all’invalidità riconosciuta (visto che un trauma al rachide cervicale può sicuramente riportare conseguenze più gravi su di un paziente che ha un’invalidità riconosciuta del tipo di quella di cui si parla) avrebbe fatto il controllo? E allora perché far pagare un sordomuto per la distrazione di un medico di base e per l’inefficienza di un sistema che avrebbe potuto sapere e non ha saputo perché qualcuno non ha scritto o non ha suonato? Non si è già accanita abbastanza la natura? Vi sembra il caso di infierire oltremodo?”

Il 28 aprile scorso, Roberto Galati Lucimorto ha presentato il certificato d’invalidità, spiegando all’istituto di previdenza le ragioni della sua mancata risposta al citofono. Il mese dopo, l’Inps ha comunicato che “l’assenza alla visita di controllo non è stata ritenuta giustificabile”.

 

Fonte: 12alle12.it

(c.p.)