Disabilità sensoriali

Finte avances, rapinò sordomuto: ventenne ottiene i domiciliari

Ha ottenuto gli arresti domiciliari dal giudice di sorveglianza B.D., la rumena di 20 anni condannata nei mesi scorsi, insieme a una sua connazionale 33enne, per aver raggirato e rapinato un ottantacinquenne pensionato sordomuto

al quale avevano sottratto il portafoglio con 900 euro e strappato dal collo una catenina in oro che indossava.

Le due giovani straniere erano state condannate nei mesi scorsi a una pena di 3 anni e 20 giorni di reclusione, in parte già scontata in regime di custodia cautelare. Il 19 giugno scorso, a seguito della sentenza e del conseguente mandato di cattura, i carabinieri avevano condotto nel carcere femminile di Chieti le due imputate per far loro scontare i restanti 2 anni, 10 mesi e 7 giorni.

Ora, su istanza della difesa, la ventenne ha ottenuto i domiciliari “in luogo della sospensione della pena poiché é madre di prole minore degli anni tre”, spiega l’avvocato Gianni Menna.

I fatti avvennero nel 2013. I militari della Compagnia di Vasto accertarono che “all’ora di pranzo, le due donne erano riuscite ad introdursi nell’abitazione del pensionato facendogli credere di voler avere un rapporto sessuale con lui. Mentre una delle due lo distraeva, l’altra era riuscita ad impossessarsi del suo portafogli contenente circa 900 euro. L’anziano si era, però, accorto delle reali intenzioni delle malviventi e nel tentativo di fermarle era stato spintonato e buttato terra. A quel punto, prima di fuggire – riferiva un resoconto del Comando provinciale – le rumene gli avevano strappato dal collo la collana in oro che indossava. La fuga delle due malviventi era, però, durata poco.

La badante dell’85enne, nel rientrare in casa, si era accorta della presenza delle due straniere ed aveva subito avvertito il 112. Immediato l’arrivo dei carabinieri della Stazione di Vasto e del Nucleo operativo e radiomobile, che erano riusciti a trarle in arresto entrambe. La prima, la 33enne, era stata bloccata nell’androne del palazzo e poi consegnata ai militari da due giovani allertati dalle urla della badante dell’85enne. L’altra era stata, invece, rintracciata e fermata dagli uomini dell’Arma poco distante dal palazzo. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, le rumene erano state tratte in arresto con l’accusa di rapina impropria in concorso e associate alla casa circondariale di Chieti”.

 

Fonte: zonalocale.it

(c.p.)