Disabilità sensoriali

Parlare di arte con la lingua dei segni

Per parlare di arte servono le parole giuste, o meglio i segni nel caso della Lis. È per questo che Italia nasce un progetto unico al mondo: il primo “Dizionario di Arte Contemporanea in Lingua dei Segni”

A realizzarlo sono stati ilDipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e l’Istituto dei Sordi di Torino, che hanno collaborato per identificare il lessico mancante nella Lingua dei Segni Italiana in tema di arte contemporanea. Il volume, che contiene 80 nuovi segni specifici riferiti all’arte del tempo presente, sarà pubblicato da Umberto Allemandi Editore e dovrebbe arrivare nelle libreria a metà giugno.

Il progetto, spiegano gli autori, è quello di unire due mondi strettamente correlati alla dimensione visiva, ovvero l’arte e la Lingua dei Segni, il linguaggio gestuale e quello iconico, universi che, nonostante gli elementi in comune, fino ad oggi sono stati incapaci di comunicare. Sarà dunque un esperimento di accessibilità culturale totale, e un’esperienza pilota per le istituzioni museali. La pubblicazione è stata quindi redatta in italiano e in inglese, per sottolineare il carattere innovativo del progetto a livello internazionale.

Ad ogni nuovo segno il dizionario accosta la descrizione sintetica del termine accompagnata da un’opera d’arte di riferimento, e la pubblicazione è pertanto pensata per essere strumento utile non solo per le persone sorde, ma anche per studenti, operatori culturali, educatori, e per chiunque desideri accostarsi alla terminologia di base riferita all’arte contemporanea.

Parallelamente alla ricerca linguistica, la collaborazione tra il Museo d’Arte Contemporanea e l’Istituto dei Sordi di Torino ha già prodotto numerose attività per favorire l’accessibilità dell’arte contemporanea alla popolazione sorda. Nel museo ad esempio vengono condotte visite guidate sperimentali per gruppi di persone sorde, in cui è coinvolto un informatore madrelingua < specificamente formato sui contenuti delle esposizioni.

Inoltre è stata prevista al Castello di Rivoli una programmazione specifica di Weekend’arte per bambini e adulti, con traduzione in Lis, in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino e l’Ente Nazionale Sordi. Le visite sono rivolte al pubblico di tutte le età, e uniscono alla visita guidata un’attività di laboratorio indirizzata comunque ad un pubblico eterogeneo di famiglie, bambini, adulti e ragazzi.

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Fonte: galileonet.it

(s.f./c.p.)