Disabilità sensoriali

La Lis arriva all’Università della Tuscia

VITERBO.  Lunedì 24 febbraio 2014 la studentessa Mariasole Portale discuterà la prima tesi di laurea dell’Università della Tuscia sulla Lingua dei segni italiana (LIS), nell’ambito del corso di laurea in Lingue

In tale occasione, per la prima volta in assoluto nella storia dell’Università della Tuscia, sarà predisposto un servizio d’interpretariato in Lis per le persone sorde. Ricordiamo che, nonostante il recente interessamento dei media dopo l’esibizione di Daniele Silvestri a Sanremo 2013 accompagnato da un interprete di LIS e quello dei presidenti della Camera e del Senato Boldrini e Grasso, l’Italia è uno dei pochissimi Paesi al mondo in cui la lingua dei segni non è stata ancora riconosciuta come lingua ufficiale.

Eppure il nostro Paese ha ratificato nel 2009 la convenzione dell’ONU del 2006 sui diritti delle persone disabili, che tutela le lingue dei segni e ne promuove il loro uso a tutti i livelli. Come ha ricordato di recente il presidente del Senato Grasso, nel corso della XVI legislatura il Parlamento ha discusso un disegno di legge avente ad oggetto la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva (si tratta della Proposta di Legge n. 4207) ed il riconoscimento della lingua dei segni italiana. Purtroppo, tale progetto di legge non è mai stato approvato in via definitiva.

Nel nostro Paese esistono dunque decine di migliaia di persone, i sordi, private di uno dei diritti più elementari: il diritto di parlare la propria lingua. Si tratta di una vera e propria minoranza linguistica, dotata di una propria lingua e di una propria cultura, che nessuna legge tutela e che trova ancora moltissime barriere nella società italiana.

 

Fonte: ontuscia.it

(c.p.)