Disabilità sensoriali

Gli alunni del Vittorini e la lingua dei segni

SIRACUSA. “Su le mani” è un progetto innovativo che vede gli alunni della scuola primaria dell’VIII Istituto comprensivo “Elio Vittorini” alle prese con la lingua italiana dei segni, ossia la lingua madre delle persone sorde

Il progetto è stato avviato grazie all’impegno dei genitori di un alunno sordo che frequenta la scuola e si è realizzato con l’approvazione e il coinvolgimento della sezione provinciale dell’Ente nazionale sordi. Il presidente Salvatore Risuglia si è detto favorevole a un’iniziativa volta all’apprendimento di una lingua a tutti gli effetti. Apprendimento ma anche integrazione e apertura mentale per chi crede ancora che la lingua dei segni sia riduttiva e povera di contenuti. «Abbiamo trovato persone intelligenti e ben disposte», dice Risuglia.
«Il dirigente scolastico, Rosanna Olindo – continua – ha appoggiato qualsiasi nostra iniziativa così come tutto il personale docente che ha sposato il progetto col beneplacito dei genitori di tutti gli alunni».

Si tratta di un passo decisamente importante per la nostra città e per gli istituti scolastici in cui sono presenti alunni con sordità, i quali molto spesso vengono emarginati a causa di un gap comunicativo che impedisce l’interazione con gli udenti. Non è il caso dell’Istituto Vittorini, dove da quest’anno si insegna la Lis, una forma di comunicazione con un proprio statuto e una storia che, nonostante aspetti dalla Camera dei deputati un riconoscimento ufficiale come lingua, trova ampi spazi nella società grazie ad una maggiore consapevolezza della gente.

Conoscere la lingua dei segni vuol dire apprendere un linguaggio che coinvolge milioni di persone. Uno strumento in più per i ragazzini che stanno frequentando questo corso organizzato dalla scuola Vittorini. Ma si tratta anche di un modo anche per avvicinarsi ad alcune disabilità particolarmente diffuse.

 

Fonte: La Sicilia.it

(c.p.)