Disabilità sensoriali

«DbGlove» novità per sordo-ciechi. Potranno usare touch screen e chat

Arriva proprio da una società barese l’idea rivoluzionaria che permetterà a sordo-ciechi di comunicare tra loro senza intermediari e di utilizzare con semplicità pc, smartphone e anche tablet con il touch screen

Si chiama dbGlove un guanto interattivo creato dalla società Qiris (Qualità innovazione ricerca istruzione sicurezza). “E’ una periferica del pc indossabile, le persone che hanno una disabilità sia sonora che visiva usano come unico canale di comunicazione il tatto: il guanto traduce l’alfabeto Malossi (che usa la mano come mezzo di comunicazione, ad ogni sua parte corrisponde, infatti, una lettera dell’alfabeto che, toccata o pizzicata leggermente, permette di comporre parole e frasi, ndr) e contiene sensori e attuatori che consentono una comunicazione bilaterale con il computer”, spiega Nicholas Caporusso di Quiris.

I sordo-ciechi possono indossare il dispositivo sulla mano sinistra e digitare messaggi sul proprio palmo, come su una tastiera. “Si rompe così un isolamento informativo e comunicativo”, continua Caporusso. Per chi ha questo tipo di disabilità si apre una nuova strada nella comunicazione: con il dbGlove diventa anche più facile comunicare anche con chi non conosce l’alfabeto Malossi o Braille, grazie alla traduzione del pc e finalmente anche le chat saranno accessibili ai sordo ciechi. Il “guanto”, infatti, supporta la lettura di documenti, l’invio di email, navigazione web, chat e tante applicazioni.

Il sistema, inoltre, collegato ad uno smartphone, grazie al Gps diventa anche un valido supporto per l’uso dei mezzi pubblici e per muoversi nell’ambiente, il navigatore fornirà indicazioni sul percorso da seguire alla persona che indossa il guanto con stimoli tattili. Il progetto che ha ricevuto un primo finanziamento dalla Regione Puglia vincendo il bando Principi Attivi poi dalla Camera di Commercio di Bari attraverso il bando Valore assoluto è già sul mercato, intanto la società ha attivato sul web una campagna di crowdfunding per continuare la ricerca tecnologica e anche promuovere l’acquisto.

 

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

(c.p.)