Sono ancora troppo pochi, oggi, gli eventi pubblici (conferenze, meeting, lezioni universitarie, messe, tribune politiche ecc.) che possono avvalersi di una sottotitolazione in tempo reale, tale da consentire la fruizione alle persone sorde
E ciò nonostante la presenza di strumenti come la sottotitolazione a distanza, che abbatte notevolmente i costi, mantenendo al tempo stesso la qualità della fruizione
«Purtroppo tale accesso – come spiegano i responsabili dell’Associazione CulturAbile – riconosciuto come un diritto di tutti sia dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che dalla stessa legislazione del nostro Paese, è stato finora limitato a pochi eventi, spesso con costi insostenibili da parte delle organizzazioni e comunque troppo pochi rispetto alla quantità di opportunità da cui le persone sorde restano escluse».
Oggi, però, la sottotitolazione in diretta può essere realizzata con diverse tecniche, dallascrittura veloce alla stenotipia al riconoscimento del parlato (respeaking) e anche a distanza, mediante un collegamento web, che permette di abbattere notevolmente i costi, mantenendo al tempo stesso la qualità della fruizione, tanto da far pensare che, volendolo, oggi basti davvero poco a rendere un evento accessibile a tutti.
Nel blog della citata Associazione CulturAbile – da tempo impegnata in queste problematiche -, è disponibile un testo che introduce chiaramente tale argomento e ne consigliamo caldamente la consultazione a tutti i responsabili dell’offerta culturale e agli organizzatori di convegni, ma anche agli insegnanti e agli esperti di accessibilità.
Fonte: superando.it
(c.p.)