Disabilità sensoriali

Tornare a udire grazie ai volontari

Il gruppo “La Balorda” e “Gli amici di San Marino” donano la protesi a un bimbo. Un impianto cocleare che consentirà ad un bambino e ad una signora di recuperare l’udito, tramite un’operazione già attuata al Ramazzini, e imparare così a parlare ed esprimersi attraverso tutti gli strumenti della comunicazione senza ritardi né condizionamenti

Questo è l’obiettivo realizzato dall’associazione Asi, “Affrontiamo Insieme la Sordità”, nata due anni fa e guidata dal presidente Domenico Pinto grazie anche al contributo del comitato della festa della Balorda che ha raccolto fondi per rendere possibile questa donazione.

«Un gruppo di pazienti e familiari ha deciso di fondare l’Associazione per dare un servizio di volontariato, donando così un impianto cocleare a un bambino perché crediamo a questa endoprotesi, – spiega Domenico Pinto – L’impianto, infatti, getta così un ponte tra due epoche: quella di un mondo senza suoni né parole, delle scuole speciali e dell’isolamento, dove il bambino, grazie al recupero dell’udito, può imparare a comunicare.

Ringraziamo la ditta Tecsan di Padova concessonaria dell’impianto cocleare Neurelec, il Comitato la Balorda, gli amici di San Marino e tutti quelli che hanno partecipato al nostro obiettivo: grazie a loro abbiamo potuto donare l’impianto cocleare al bambino. Abbiamo donato una protesi impiantabile a conduzione ossea diretta eliminando così liste di attesa per un intervento così delicato. – conclude Pinto – complessivamente l’intervento ha richiesto all’incirca 20mila euro e speriamo che sia il primo di tanti progetti».

Fonte: gazzettadimodena.gelocal.it

(c.p.)