PROGETTO:
"MOTORE DI RICERCA: COMUNITA' ATTIVA"



 

PREMESSA

Il progetto si incardina e contribuisce al più ampio processo di qualificazione dei servizi in cui la Città è impegnata con particolare attenzione all'efficacia degli interventi ed alla valutazione dei risultati. Tale iniziativa, in quanto inserita nell'ambito della promozione e valorizzazione della cittadinanza attiva e della collaborazione dei cittadini alla gestione sociale di strutture comunali (Art. 11 comma 2 dello Statuto della Città di Torino), non può risolversi in nuove modalità di affidamento di servizi a terzi ma prevede la possibilità da parte dell'Amministrazione di attivare collaborazioni comportanti sostegni di varia natura riconducibili alla forma del contributo in denaro o tramite altre agevolazioni (Art. 8 del Regolamento dei Contributi) individuati compatibilmente con le caratteristiche dell'Ente e la vigente normativa. Le linee guida e le conseguenti metodologie operative risultano finalizzate a stimolare occasione di integrazione sociale superando ogni forma di autoreferenzialità istituzionale tramite forme di contaminazione valoriali ed operative proprie degli attori formali ed informali, primo fra tutti la famiglia, che compongono la rete comunitaria. Incrementare le esperienze di vita nei molteplici contesti della società civile, superando la concezione di delega a personale specialistico per arricchire le reti informali di sostegno, richiede di articolare piani sistematici di coinvolgimento delle diverse realtà aggregative, culturali e sportive presenti sul territorio.

OBIETTIVI

Il progetto, concepito secondo un concetto di comunità attiva e solidale, intende sperimentare e consolidare forme di collaborazione con le variegate realtà del territorio.

Si individuano pertanto i seguenti obiettivi prioritari:

sviluppare cultura e conoscenza intorno alle "differenti abilità"
favorire la partecipazione attiva dei cittadini disabili alla vita socio-culturale
rafforzare le reti informali e le occasioni di integrazione sociale delle persone disabili
favorire lo scambio esperienziale e l'integrazione progettuale tra servizi pubblici e realtà del privato sociale
sensibilizzare il contesto locale alla conoscenza dei bisogni e delle potenzialità delle persone con disabilità e delle loro famiglie
favorire la messa a disposizione da parte delle persone con disabilità delle competenze acquisite a favore di gruppi che si aggreghino per attività artigianali, artistiche e di tempo libero
collaborare con gruppi di persone con disabilità motoria per organizzare momenti ricreativi e di tempo libero
offrire opportunità di inserimento anche a singole persone disabili all'interno delle attività proprie dell'organizzazione proponente
facilitare collaborazioni, anche in termini di "sponsorizzazioni", con realtà private

PARTECIPANTI

In aderenza alle finalità del progetto i partecipanti possono essere Enti ed Organizzazioni che di seguito vengono indicati a titolo esemplificativo:
Associazioni di volontariato iscritte al registro regionale
Associazioni ed Organizzazioni senza scopo di lucro
Onlus
Associazioni per la tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente
Associazioni culturali
Associazioni sportive
Associazioni ricreative e del tempo libero
Associazione di Promozione Sociale
Centri Servizio per il Volontariato
Enti confessionali e Organismi religiosi
Istituzioni scolastiche: raccordo istituzionale affinché gli studenti delle scuole superiori mettano a disposizione parte delle loro capacità ed interessi nell'ambito del credito formativo
Associazioni di categoria (esempio associazioni artigiani, commercianti)
Enti di formazione
IPAB
Fondazioni
Cooperative Sociali che intendano operare anche per aggregare diverse realtà di volontariato singolo od associato
Aziende e Società Profit

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare al progetto deve essere presentata una proposta attraverso la compilazione di uno specifico modulo, corredato da un piano di attività redatto secondo lo schema predisposto.
Gli Enti Profit che intendono dichiarare la disponibilità a collaborazioni e/o "sponsorizzazioni" da concordarsi successivamente (in quanto non ancora in raccordo con realtà del privato sociale) devono produrre proposte di collaborazione utilizzando l'apposito modulo.
Proposte di collaborazione e piani di attività devono essere inviati all'attenzione del Dirigente Settore Disabili della Divisione Servizi Socio-Assistenziali Dott.ssa Monica Lo Cascio - via Giulio, 22 - 10121 Torino.

PER INFORMAZIONI
Divisione Servizi Sociali - Settore Disabili
Sig.ra Chiara Gorzegno
Tel 011.442.5333
Fax 011.442.5644
 motorediricerca@comune.torino.it

REQUISITI E CONTENUTI DEI PIANI DI ATTIVITA'

I piani di attività, redatti sull'apposito modulo, dovranno contenere:
Obiettivi, caratteristiche, attività dell'Organizzazione proponente, esperienze già effettuate o in corso e numero associati e volontari
Eventuali rapporti con altre organizzazioni ed istituzioni presenti in ambito locale ed elementi di conoscenza del contesto territoriale
Scelta della/e Circoscrizione/i ed eventualmente del quartiere in cui s'intenda operare
Possibili destinatari con i quali s'intendano svolgere le iniziative con una prima ipotesi numerica
Caratteristiche delle azioni che s'intendano proporre
Eventuali spazi d'incontro messi a disposizione o luoghi previsti per le attività
Eventuale richiesta di spazi dell'Amministrazione (in tal caso l'Organizzazione si renderà responsabile del loro utilizzo secondo protocolli definiti con atto amministrativo)
Numero di volontari/aderenti previsti ed eventuali collaborazioni/consulenze esterni
Ipotesi di durata complessiva e scansione temporale dell'intervento
Iniziative di formazione previste per i volontari
Eventuale dettagliato preventivo di spesa

CRITERI DI VALUTAZIONE e MODALITA' DI VALIDAZIONE

L'apposito gruppo di valutazione tecnica composto da tre rappresentanti della Divisione Servizi Socio-Assistenziali e due della Circoscrizione di volta in volta interessata, svolgerà l'istruttoria dei piani di attività e delle proposte di collaborazione pervenute secondo i seguenti criteri di priorità:
offerta di opportunità che consentano alti livelli di integrazione sociale
integrazione con altre realtà territoriali formali ed informali
disponibilità a raccordarsi con altre realtà territoriali e/o cittadine
disponibilità a rendere flessibile la proposta secondo i bisogni rilevati con i servizi circoscrizionali
individuazione di processi che consentano l'evoluzione e la continuità delle iniziative proposte
incentivazione di attività di integrazione in contesti normali attraverso l'organizzazione di momenti di tempo libero e socializzazione e di presenza a domicilio per i casi in situazione di maggiore gravità
definizione di metodologie operative che consentano la messa in atto di programmi concertati con i destinatari e con le loro famiglie
Sulla base delle istruttorie perfezionate dal gruppo di valutazione tecnica il Dirigente del Settore Disabili - Divisione servizi Socio-Assistenziali provvederà, con proprio atto, alla validazione all'interno del progetto cittadino "Motore di Ricerca: comunità attiva" dei piani di attività e delle collaborazioni/"sponsorizzazioni" proposte ed alla determinazione degli eventuali contributi assegnati a favore degli Enti non a scopo di lucro, purchè non svolgano preminente attività commerciale.

TIPI DI SOSTEGNO

CRITERI
In aderenza al Regolamento n. 206 approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 (mecc. n. 94073224/01) esecutiva dal 23 gennaio 1995 e alla Deliberazione del Consiglio Comunale del 10 marzo 1997 (mecc. n. 9700493/19) esecutiva dal 4 aprile 1997, nel caso in cui il piano di attività contenga un'istanza di contributo è prevista l'erogazione di contributi a favore delle organizzazioni non aventi scopo di lucro, purché non svolgano preminente attività commerciale che viene individuata ai sensi del Codice Civile (art. 80 comma 2 dello Statuto della Cità di Torino).
La percentuale del contributo concesso sarà determinata sulla base della valutazione degli obiettivi perseguiti, dei tempi di realizzazione previsti, del piano economico complessivo dell'iniziativa, delle risorse dell'organizzazione, dell'ambito territoriale d'intervento, di eventuali altre forme di finanziamento e dei destinatari interessati.
In relazione alle caratteristiche del progetto, alla disponibilità finanziaria e al numero dei piani di attività pervenuti potrà essere assegnato un contributo che in ogni caso non potrà essere tale da coprire tutti i costi, comunque in misura non superiore all'80% del costo complessivo e tale da garantire l'avvio anche parziale o graduale delle attività previste.

EROGAZIONE
La liquidazione dei contributi avverrà con provvedimento dirigenziale secondo le modalità previste dall'art.4 del "Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi" n.206, approvato con D.C.C. del 19/12/'94 (mecc.n.9407324/01).
Qualora un piano di attività non venga avviato entro tre mesi dalla data di validazione e di approvazione del contributo, si procederà alla revoca; qualora non venga ultimato un piano di attività si procederà al recupero della somma residua.
In aderenza a quanto previsto dall'art. 8 del citato regolamento n. 206 le iniziative proposte possono essere sostenute "attraverso servizi ed altre agevolazioni" ovvero attraverso la collaborazione dell'apparato pubblico e la messa a disposizione di risorse materiali (locali, attrezzature, assicurazione durante le attività per le persone con disabilita).
Si segnalano gli oneri non ammissibili a contributo:
Oneri per l'acquisto e la ristrutturazione di beni immobili;
spese per l'ordinario funzionamento dell'organizzazione;
oneri relativi ad attività promozionali dell'organizzazione non riferiti al piano di attività,
oneri riferiti a formazione, organizzazione di seminari, convegni, non correlati al progetto Motore di ricerca.

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