Cos’è l’ICF e a cosa serve per i disabili

Cos’è l’ICF e a cosa serve
L’ICF (Classificazione internazionale del funzionamento) è un modello creato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Descrive come una persona vive la propria condizione di salute considerando malattia, ambiente e capacità individuali. Non è un linguaggio tecnico per pochi addetti: aiuta tutti a osservare la persona nella sua totalità, favorendo un approccio inclusivo.

Che tipo di classificazione è
L’ICF non si limita alla diagnosi. Racconta il funzionamento globale: abilità fisiche, attività quotidiane, relazioni sociali e contesto in cui la persona vive. In questo modo la disabilità diventa il risultato dell’incontro fra fattori personali e ambientali, più che un problema “solo medico”.

Chi ha il compito di compilare il modello ICF
La compilazione è affidata a un team multidisciplinare: medici, psicologi, assistenti sociali, insegnanti e altri professionisti. Ciascuno porta la propria esperienza per offrire una valutazione completa.

Come leggere i codici ICF

Una lettera indica il dominio

  • b funzioni corporee
  • s strutture corporee
  • d attività e partecipazione
  • e fattori ambientali

I numeri precisano la categoria.
Un qualificatore (0‑4) spiega il grado di difficoltà, da assente a totale.
Esempio: d450.2 = camminare con difficoltà media.

Cosa si valuta con l’ICF
Funzioni corporee compromesse: si rilevano eventuali deficit.
Attività e partecipazione: si osservano compiti quotidiani e ruolo sociale.
Fattori ambientali e personali: si misurano barriere e facilitatori.
Queste informazioni guidano interventi su misura, dall’adattamento degli ambienti alle tecnologie assistive, e permettono di seguire i progressi nel tempo.

leggi articolo completo su: invaliditaediritti.it