Inaugurazione mostra “Aprile 1945: Torino è libera. La ripartenza della città”

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, l’Archivio Storico della Città di Torino presenta al pubblico presso la sede di via Barbaroux 32, la mostra Aprile 1945: “Torino è libera”. La ripartenza della città”. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2025, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 16,30, con ingresso gratuito e accessibile alle persone con disabilità per mezzo di una rampa.

In occasione dell’inaugurazione, giovedì 24 aprile, dalle ore 16,30 alle 19,30, l’Archivio Storico osserverà un’apertura straordinaria, con l’organizzazione di visite guidate e gratuite a cura degli archivisti e delle archiviste, alle ore 17,00 e alle 18,00.

La mostra racconta e testimonia, attraverso fotografie, manifesti, documenti e oggetti custoditi in Archivio, la Liberazione della Città dal nazifascismo e i primi provvedimenti attuati dai vertici comunali fino al 1946 per avviare la rinascita di Torino, partendo dalle distruzioni dei bombardamenti per arrivare all’inizio della ricostruzione. Il 28 aprile 1945, cessati gli ultimi combattimenti, Torino è liberata e nei giorni seguenti i cittadini accolgono per le strade i partigiani e gli Alleati, fino alla grandiosa sfilata del 6 maggio in piazza Vittorio. L’insediamento della Giunta Popolare, guidata da Giovanni Roveda, segna un punto di ripartenza: i primi provvedimenti sono rivolti ad affrontare la drammatica situazione socio economica e i gravi disagi vissuti dai cittadini. La Giunta fornisce impulsi lungimiranti per lo sviluppo della città, in una visione democratica del futuro aperta a tutta la popolazione.

Tra la documentazione in mostra si segnalano:

  • la copia del 28 aprile 1945 del quotidiano Il Popolo Nuovo che annuncia la Liberazione di Torino, dal quale è tratto il titolo della mostra;
  • il diario originale di Carlo Chevallard, la più importante e completa testimonianza diretta di Torino durante gli anni della guerra e dei giorni della Liberazione
  • il manifesto con il quale il sindaco Roveda invita la popolazione torinese alla sfilata del 6 maggio 1945, con le fotografie dell’archivio della Gazzetta del Popolo che testimoniano l’evento;
  • la mappa e le delibere che hanno portato, nei mesi successivi, ai cambiamenti della toponomastica torinese, per sostituire i nomi e i riferimenti al fascismo con i protagonisti della Lotta di Liberazione e delle forze Alleate;
  • i documenti del Convitto Scuola della Rinascita, esemplare esperienza educativa aperta ai reduci della Resistenza;
  • i progetti e le immagini relative ai provvedimenti della Giunta Popolare per rispondere all’emergenza abitativa e all’approvvigionamento alimentare;
  • immagini e documenti per la riscoperta dei monumenti, restituiti ai cittadini e alle cittadine dopo il loro occultamento per preservarli dai bombardamenti;
  • le testimonianze dell’Archivio Storico della Città, che – per sfuggire ai danni della guerra e a una possibile dispersione – era stato trasferito in un luogo segreto e sicuro, per tornare poi, con la Liberazione, al servizio dei cittadini e delle cittadine;
  • gli oggetti appartenuti a Internati Militari Italiani e a deportati politici originari di Torino, che dai Lager nazisti hanno combattuto la loro “Resistenza senz’armi”.

Si segnala che le teche contenenti i documenti sono posizionate più in alto di 1,10 metri (standard accessibilità) e che le didascalie sono redatte in caratteri ad alta leggibilità.

Per informazioni: 011.01131801 – archivio.storico.info@comune.torino.it