1. Luogo: realizzare l’area gioco inclusiva in prossimità di linee di trasporto pubblico e di servizi locali aperti alla comunità.
2. Rete: integrare l’area gioco alla rete degli spazi pubblici preesistenti del quartiere.
3. Promozione: promuovere la presenza dell’area gioco negli spazi del quartiere.
4. Verde: prevedere elementi naturali che contribuiscano a moltiplicare le occasioni di gioco, valorizzando il verde già esistente.
5. Progettazione: creare occasioni di gioco adatte a ogni tipo di abilità.
6. Arredo: promuovere la versatilità d’uso e la libera interpretazione degli elementi di arredo e delle attrezzature di gioco.
7. Attività: garantire la stessa attività di gioco per competenze e abilità diverse.
8. Comunità: predisporre dotazioni e arredi accoglienti per tutte le persone che fruiscono del parco, non solo minori.
9. Processo: co-progettare il parco come un percorso di lunga durata, dall’ingaggio all’animazione fino al rilascio alla città.
10. Cultura: costruire relazioni e progettualità con chi opera in zona per diffondere la cultura dell’inclusività.
Il Decalogo è stato realizzato dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, su incarico della Fondazione di Comunità Milano, ed è il frutto del monitoraggio sulle aree realizzate nei vari Municipi della città, con osservazioni e interviste a fruitori e residenti nei quartieri coinvolti. L’analisi – guidata dalla ricercatrice Anna Moro – si è svolta secondo i criteri della “progettazione universale”, progettando cioè strutture e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile.
A partire da quanto emerso da tale ricerca, sono state dunque elaborate diverse indicazioni, per orientare approcci, processi e progetti futuri che sono ora a disposizione della comunità e per una più ampia divulgazione, le evidenze emerse sono divenute appunto un Decalogo che declina in modo semplice e diretto alcune “lezioni” apprese lungo il percorso, stimolando nuove sperimentazioni sempre più partecipate.
«Di solito le regole si stabiliscono prima di agire – ha commentato in sede di presentazione Elena Grandi, assessora all’Ambiente e al Verde del Comune di Milano – allo scopo di fare bene qualcosa e non sbagliare. Questo è uno dei rari casi in cui, prima si è fatto molto bene qualcosa e dopo si sono date le istruzioni per farlo ancora meglio».
«L’esperienza di Gioco al Centro – ha aggiunto – ha fatto in questi anni un regalo importantissimo alla nostra città: un’area gioco inclusiva per ciascun Municipio. Grazie ora a questo Decalogo, il dono idealmente si moltiplica perché diventa un bagaglio di buone pratiche, esperienze e valori cui ispirarsi. Siamo pertanto grati alla Fondazione di Comunità Milano e al Politecnico per questo progetto, che è un “modello” di ascolto e partecipazione e rende i nostri parchi e le aree verdi spazi di reale inclusione per tutti e tutte».
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Lorenza Delucchi (l.delucchi@fcmilano.org).
Fonte : Superando.it