Mille SMeakers per camminare coi malati di sclerosi multipla

Rachele Michelacci, vicepresidente AismUn’iniziativa di Sanofi Italia con Aism per raccogliere fondi per la ricerca e sensibilizzare sulla patologia che, in Italia, colpisce oltre 133mila persone. Una scarpa di quattro metri nella Stazione centrale di Milano per comunicarla
Una scarpa di quattro metri, enorme, su un basamento apposito, accoglie i viaggiatori che accedano alla Stazione Centrale di Milano dallo scalone centrale. A quanti è capitato, superando uno dei portoni, di controllare l’orologio e, se si è in anticipo, di puntare su uno dei bar che ci sono al pian terreno o all’ammezzato? Ecco, da oggi, valutando con lo sguardo quale delle caffetterie verso cui dirigervi, sarà impossibile non notare la gigantesca sneaker. E, dando un’occhiata – sarà una diavoleria della Fashion Week? Già, ma non la fanno a settembre? – vi accorgerete dell’errore: quella dell’istallazione degna di Cattelan, è una SMeaker, laddove quelle prime due lettere, scritte in maiuscolo, richiamano una patologia dura e difficile: la sclerosi multipla.

A Milano, da oggi fino al 31 ottobre, questa grande scarpa sarà il simbolo di The SMeakers. Le scarpe di chi non si ferma, un progetto di Sanofi Italia con l’Associazione italiana Sclerosi multipla – Aism per raccogliere fondi a favore della ricerca libera della Fondazione italiana sclerosi multipla – Fism, ma anche per sensibilizzare, quanto più possibile, sul fatto che 133mila persone in Italia fanno i conti ogni giorno con questa malattia e per le quali camminare – come la scarpa richiama – è una sfida quotidiana. Praticamente la campagna è anche un invito a “mettersi nelle loro scarpe”, come si dice all’Estero ciò che da noi si traduce con “panni”.

Cosa c’entrano le sneakers-SMeakers con la ricerca? Semplicemente Sanofi (che peraltro produce alcuni farmaci sulla SM e sta facendo ricerca su altri) e Aism hanno trovato una giovane azienda manufatturiera di Biella, la V2 Brand nata con l’idea di personalizzare a mano i capi che produce, tra cui bellissime sneakers, e hanno affidato all’artista Chiara Riva il compito di vergare su quelle tomaie – ché la scarpa, totalmente italiana, è in pelle – messaggi che vengono direttamente dalle vite di tre malati di sclerosi multipla. Come Rachele Michelacci (foto sotto, ndr), che di Aism è anche la vicepresidente: una giovane donna, toscana di Pistoia, che oggi, giorno della presentazione del “monumento”, si aggira intorno alla “scarpona” in sedia a rotelle.

“La mia storia”, racconta, “si divide tra prima e dopo la diagnosi. Con il tempo la sclerosi multipla è diventata per me una lezione di vita continua, insegnandomi a tollerare l’imprevedibilità. Ogni giorno m’insegna che non tutti i percorsi sono lineari e che la vita può prendere delle deviazioni, strade diverse rispetto a quanto ci eravamo immaginati. Eppure, anche su una sedia a rotelle, io sono costante movimento. Non ci sono alternative: è l’amore profondo per la vita. Movimento è questo preciso momento, è la scorrevolezza del tempo, è iniziare cose nuove e non essere mai uguali a se stessi. È quella primavera in cui sono partita per la Loira con 2 stampelle. È saper riderci su, ogni tanto. E sorridere anche se dietro c’è tanta fatica. Perché oggi un piccolo traguardo è essere arrivata a diventare punto di riferimento per tante altre persone. E poi ci sono mattine”, conclude, “in cui per il semplice fatto di riuscire ad alzarmi dal letto meriterei un applauso. Impara a scoprire quanto puoi fare con la Sclerosi Multipla, rispettala e ogni tanto sfidala, per andare oltre: ogni giorno è tutto molto complicato, ma anche tutto molto possibile. Non siamo soli: attorno a noi c’è un grande movimento che ci supporta. In qualsiasi momento”.

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(ca/la)