Sul cammino di Francesco, per 20 km al giorno, con disabili e fragili

Presentazione del camminoL’iniziativa InSuperAbile. Per 25 giorni, gli organizzatori di Asd Running Team Rosa e Lamu accompagneranno persone con diverse patologie e fragilità lungo il tracciato che dal Santuario della Verna, all’estremo Nord della Toscana, conduce alla Capitale.

E’ uno dei cammini più antichi e più recenti. Costruito sulle vie, i sentieri, i paesaggi (alcuni ancora incontaminati) che ottocento anni fa fecero da scenario a un gruppo di frati che, camminando, stavano costruendo uno dei più grandi messaggi d’amore della storia. E’ la via di Francesco, le centinaia di chilometri attraverso le meraviglie naturali e storiche del Centro Italia che il santo di Assisi percorse tra Umbria e Lazio per predicare, creare eremi e monasteri, fino ad arrivare a Roma.

Quasi cinquecento chilometri duri e spesso solitari. Lontani, per intenderci, dal Camino di Santiago. E anche faticosi, in più tappe bisogna prepararsi anche a mille metri di dislivello in un giorno: i frati erano camminatori instancabili, non si arrestavano di fronte alle asperità e del loro passaggio hanno lasciato testimonianze emozionanti. Dal convento de La Verna – in Toscana – attraverso le città umbre fino a Spoleto e alla Valnerina, per entrare nel Lazio e risalire alla Valle di Rieti (la Valle Santa) con i suoi indimenticabili monasteri (non solo Greccio), e poi prendere la via di Roma.

Su queste strade, un passo alla volta, Francesco ha fatto crescere un rivoluzionario messaggio di inclusione per gli uomini e per la natura. Non è difficile pensare che – tra le migliaia di pellegrini che ogni anno le percorrono – il gruppo che il 19 agosto parte da San Pietro per arrivare a La Verna sarebbe stato per lui il compagno di cammino perfetto.

Il progetto si chiama InSuperAbile, ed è al suo secondo appuntamento. Una staffetta dell’inclusione lunga 25 giorni e poco meno di 500 chilometri lungo i quali molti gruppi di persone con diverse fragilità, patologie e disabilità seguiranno a passo lento le vie legate alla memoria del santo di Assisi, “passandosi – spiegano gli organizzatori – un simbolico testimone di speranza, rinascita e di nuove aperture verso l’indipendenza, l’autosufficienza e la fiducia in sé stessi”.

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