Non autosufficienze: dalle Regioni ok al piano triennale 2022-2024

Foto di Caregiver con persona anzianaProgetti e iniziative potranno essere destinate a soggetti anziani non autosufficienti, persone con disabilità grave o gravissima, caregiver e famiglie.

Il Piano per la Non Autosufficienza 2022-2024, con relativo riparto delle risorse del Fondo per il triennio, sottoposto nei giorni scorsi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Conferenza delle Regioni, ha ricevuto il via libera dal tavolo dei rappresentanti regionali. “È un traguardo molto importante per le politiche sociali del territorio”, ha annunciato il Presidente della Regione Molise, Donato Toma (che ha presieduto la Conferenza delle Regioni del 3 agosto scorso). “Sul provvedimento – ha spiegato Toma – c’è stata una lunga istruttoria tecnica e una fruttuosa interlocuzione tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le Regioni. Il Piano individua, nel limite delle risorse previste, lo sviluppo degli interventi per la graduale attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale. Poi sulla base delle indicazioni nazionali saranno le Regioni – ha proseguito Toma – ad adottare un Piano regionale per la non autosufficienza, con la programmazione degli interventi e dei servizi necessari per l’attuazione, facendo ricorso al fondo nazionale, eventualmente integrato con risorse proprie”.

I piani Regionali – ha concluso il Presidente del Molise – scaturiranno dopo il confronto con autonomie locali, parti sociali ed enti del Terzo settore e prevedranno il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità e delle persone anziane non autosufficienti”.

COS’È IL PIANO NAZIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Il PNNA, relativo al triennio 2022-2024 costituisce l’atto di programmazione nazionale delle risorse afferenti al Fondo per le non autosufficienze e individua, nel limite di tali risorse, lo sviluppo degli interventi ai fini della graduale attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale.

Il Piano per la Non Autosufficienza 2022-2024 si sviluppa come ulteriore evoluzione della precedente programmazione, scaturita dalla L. 33/2017 e dal D. Lgs. 147/2017, basata sull’avvio dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali in materia di non autosufficienza e disabilità.

COME SI DECLINA A LIVELLO REGIONALE
Gli stanziamenti complessivi sono stati suddivisi tre tutte le regioni sulla base di criteri già utilizzati per i precedenti contributi previsti dal Fondo per le non autosufficienze. Per accedere alla propria “quota”, sulla base delle indicazioni programmatiche del Piano nazionale, le regioni adottano un Piano regionale per la non autosufficienza, ovvero altro atto di programmazione regionale degli interventi e dei servizi necessari per l’attuazione del Piano nazionale, a valere sulle risorse previste dalla ripartizione, eventualmente integrate con risorse proprie.

Il Piano regionale, ovvero l’atto di programmazione regionale, individua, in particolare, su base triennale gli specifici interventi e servizi sociali per la non autosufficienza finanziabili a valere sulle risorse del Fondo per le non autosufficienze.

Il Piano regionale o l’atto di programmazione dovranno contenere:

a) il quadro di contesto e le modalità di attuazione dell’integrazione sociosanitaria;
b) le modalità di individuazione dei beneficiari;
c) la descrizione degli interventi e dei servizi programmati, e, in particolare, le caratteristiche dei servizi socioassistenziali volti a promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio delle persone anziane non autosufficienti, comprese le nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane;
d) la programmazione delle risorse finanziarie;
e) le modalità di monitoraggio degli interventi;
f) le risorse e gli ambiti territoriali coinvolti nell’implementazione delle “Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente”.

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