Assegno unico e universale: le modifiche nel decreto semplificazioni 2022

La nostra Agenzia fin dall’approvazione dello schema di decreto legislativo che ha istituito l’Assegno Unico e Universale e successivamente dopo la sua pubblicazione, ha evidenziato come il nuovo strumento fosse certamente più svantaggioso del previgente Assegno a Nucleo Familiare relativamente al trattamento dei figli maggiorenni con disabilità.

L’analisi è diventata evidente già in sede di primissima applicazione tanto da comportare un primo intervento di correzione del decreto legislativo del 21 dicembre 2021, n. 230, quello appunto che ha introdotto l’assegno.

La modifica è contenuta nell’articolo 38 del cosiddetto decreto semplificazioni (decreto legge 21 giugno 2022, n. 73) e tenta di compensare, almeno marginalmente, alcune evidenti storture.

Premesse importanti

Va subito premesso che

– le modificazioni riguardano i maggiorenni; rimane immutato il trattamento riservato ai minorenni

– le modificazioni introdotte valgono per il 2022, non per gli anni successivi

– non è chiaro al momento se i trattamenti di maggior favore verranno erogati in automatico o sarà necessario presentare una domanda;

– non è chiaro se l’intervento è retroattivo o vale solo dal momento di entrata in vigore del decreto-legge;

– rimangono immutate tutte le altre condizioni (ISEE, esclusione della concessione dell’ANF al coniuge, abrogazione delle detrazioni per i carichi di famiglia relativi ai figli minori; riduzione delle detrazioni per i carichi di famiglia relativi ai figli maggiorenni).

Le modifiche degli importi

Come anticipato il decreto legge  73/2022 tenta di compensare il trattamento meno favorevole previsto dal decreto legislativo 230/2021. Ricordiamo che questo prevedeva due formule diversi di assegni e maggiorazioni per i maggiorenni di età compresa fra i 18 e e i 21 anni e quelli di età superiore ai 21 anni a carico dei genitori.

18 – 21 anni

Com’era: L’importo dell’assegno massimo per un figlio era fissato a 85 euro con ISEE familiare fino a 15.000 euro di ISEE familiare per scendere a 25 euro quando si raggiungono (e si superano) i 40.000 euro. Ad esempio con 20.000 euro di ISEE è pari a 72,8 euro; con 30.000 scende a 48,8 euro.

Era riconosciuta una maggiorazione nei casi di figli a carico con disabilità. In questo caso è indistinta sia per gravità che per ISEE: 80 euro per tutti (nel testo originario erano 50 euro).
Questa situazione tornerà tale, salvo modifiche nel 2023.

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(ca/la)