Le tecnologie assistive e le persone con disabilità multiple gravi

Una persona sordocieca che utilizza ausili tecnologica«Uno degli indicatori più significativi per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità è quello di essere in grado di regolare l’ambiente in funzione dei bisogni e dei desideri nella massima autonomia e in autodeterminazione. In tal senso, le tecnologie assistive offrono oggi straordinarie opportunità»: viene presentato così, dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro, il seminario di studio online “Tecnologie assistive per promuovere l’interazione con l’ambiente, l’attività fisica e il controllo motorio in persone con disabilità multiple gravi”, organizzato per il 23 giugno.

«L’intervento sulle disabilità ha come fine ultimo quello di migliorare la qualità di vita e uno degli indicatori più significativi è quello di essere in grado di regolare l’ambiente in funzione dei propri bisogni e desideri nella massima autonomia e in autodeterminazione. Le tecnologie assistive offrono oggi straordinarie opportunità per perseguire tale fine, se è vero che il crescente e rapido sviluppo di esse rende sempre più fattibile l’idea di modificare l’ambiente in cui vive una persona, riducendo al minimo gli ostacoli normalmente presenti e ottimizzando i facilitatori impiantabili e compatibili con quel contesto. Ma come facilitare l’accesso a stimolazioni ambientali? Come favorire processi decisionali mettendo in grado la persona di operare delle scelte tra attività diverse fra di loro? Come promuovere l’attività fisica in persone che tenderebbero alla passività? E ancora, come modificare la propria postura? Sono le principali domande alle quali questo seminario cercherà di dare delle risposte, presentando studi e ricerche applicative, fornendo dati e risultati basati sulla evidenza».
Viene presentato così, dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro, il seminario di studio online intitolato Tecnologie assistive per promuovere l’interazione con l’ambiente, l’attività fisica e il controllo motorio in persone con disabilità multiple gravi, organizzato per il pomeriggio del 23 giugno (ore 17-19), avvalendosi del patrocinio di ABAIT Italia (Applied Behavior Analysis).
A condurlo sarà Giulio Lancioni dell’Università di Bari, direttore del Centro di Ricerca della Fondazione Lega del Filo d’Oro, dopo l’apertura affidata a Carlo Ricci dell’Istituto Walden. Responsabile scientifica è Patrizia Ceccarani direttore tecnico-scientifico della Fondazione Lega del Filo d’Oro. 

Fonte: superando.it

(lv/la)