Infinita Martina Caironi, è nuovo record del mondo anche nel salto in lungo

Foto di Martina CaironiLa velocista paralimpica, assistita dal Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, salta 5,46 metri al Grand Prix di Parigi, migliorando di 27 centimetri il primato che già deteneva. Avviato alla Camera l’esame della proposta di legge per l’inserimento del diritto allo sport nella Costituzione.

Di nuovo sul tetto del mondo, questa volta, nel salto in lungo. A due settimane dal record nei 100 metri T63 conquistato con il tempo di 14”02 a Eugene, in America, Martina Caironi fa di nuovo centro. La velocista paralimpica, che corre con dispositivi realizzati dal Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, salta 5,46 metri al Grand Prix di Parigi, migliorando di 27 centimetri il primato mondiale all’aperto che già deteneva (5,19 lo scorso anno a Nembro). In una dichiarazione riportata dal sito del Comitato italiano paralimpico, Martina Caironi non ha nascosto il suo entusiasmo per questa nuova impresa: “È bello vedere che dopo tutti questi anni di carriera continuo a emozionarmi e a emozionare. Il prossimo anno, su questa stessa pista, ci saranno i mondiali e il mio obiettivo è quello di crescere limando tutte le cose che ci sono ancora da perfezionare, e quindi sarà solo show show show”. Intanto alla Camera, in questi giorni, è cominciato l’esame della proposta di legge promossa da Giusy Versace, membro della commissione affari sociali ed ex atleta paralimpica, per l’inserimento nella Costituzione del diritto alla pratica sportiva.

In un’intervista rilasciata all’edizione di Bergamo del Corriere della sera, a firma di Silvia Cimini, la campionessa, argento alle Paralimpiadi di Tokyo nei 100 metri e nel salto in lungo, nel soffermarsi sulle sue specialità sportive, ha rivelato: “Dopo Tokyo pensavo di dedicarmi di più al salto in lungo, ma entrambe le discipline continuano a darmi grandi soddisfazioni, quindi continuerò così fino a Parigi 2024. Due settimane fa, alla Diamond League di Eugene, ho migliorato il record del mondo anche nei 100 metri. E poi le discipline sono correlate, la velocità mi aiuta ad allenare anche la rincorsa”. Due settimane fa l’atleta lombarda era salita sul tetto del mondo, nei 100 metri T63, con il tempo di 14”02, superando di nove centesimi il record ottenuto da Ambra Sabatini alle Paralimpiadi di Tokyo. A Eugene la velocista aveva trovato il primato grazie a una prestazione da fuoriclasse. Alle sue spalle si era aggiudicata l’argento Monica Contrafatto. La sprinter di Gela, anche lei assistita Inail, aveva chiuso con il tempo di 14”59.

Nella rubrica “Pensieri in movimento” che tiene sul portale Ability Channel, Martina Caironi, all’indomani della messa in onda su Rai Uno, ha scritto una recensione del tv movie biografico su Antonio Maglio, “A muso duro – Campioni di vita”. L’opera cinematografica è stata al centro dell’evento dedicato al grande medico dell’Inail, che si è svolto nei giorni scorsi a Roma, presso la direzione generale dell’Istituto: “Sono film come questo – ha scritto Caironi – che fanno riflettere il grande pubblico sui passi che sono stati fatti finora. Credo che dovrebbero trasmetterlo nelle scuole per non dimenticare la storia che ci ha preceduti, perché se oggi troviamo i campioni paralimpici in tv, se ci chiedono gli autografi per strada o se veniamo ingaggiati per delle gare è anche grazie a chi per primo ha voluto credere nelle persone. Il senso finale che traspare da questa fiction è proprio questo, qualsiasi persona con disabilità è prima di tutto una persona, con sentimenti, paure, forze e spesso tanta forza di volontà in più”.

All’evento dedicato alla memoria di Maglio ha partecipato anche Giusy Versace, che nel suo intervento in Parlamento, in occasione dell’avvio dell’esame della proposta di legge per il riconoscimento della pratica sportiva, come diritto, all’interno della Costituzione, ha spiegato: “Il 6 aprile dello scorso anno, a seguito di lunghi e numerosi confronti con esperti giuristi e costituzionalisti, ho depositato una proposta di legge costituzionale per il riconoscimento del diritto allo sport, da inserire con un comma aggiuntivo all’interno dell’articolo 32 della nostra Costituzione che riconosce e tutela il diritto alla salute, di cui lo sport è, a tutti gli effetti, componente imprescindibile. Inserire lo sport nella nostra Carta Costituzionale può rappresentare una grande opportunità anche per una svolta culturale importante e oggi più che mai necessaria”. Versace ha poi ricordato l’opera di Antonio Maglio, che a partire dal 1957 sperimentò nuove tecniche e metodologie per la riabilitazione al centro paraplegici Inail “Villa Marina” di Ostia.

Fonte: mysuperabile.inail.it

(ca/la)