Disabilità, un corso su come intervenire nelle emergenze

Locandina Disability mainstreaming “Disability mainstreaming nella gestione delle emergenze” questo il titolo dei tre incontri formativi gratuiti proposti da Cbm Italia, rivolti agli operatori delle ong e pensati come supporto a quanti stanno operando nell’emergenza umanitaria in Ucraina per rendere più efficace l’intervento a tutela delle numerose persone con disabilità in cerca di protezione.

È rivolta agli enti e ai professionisti della Cooperazione Italiana e del Sistema di Accoglienza e Integrazione la proposta di formazione gratuita online che arriva da Cbm Italia, organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità in Italia e nel mondo. Il corso è anche una risposta alla più recente emergenza in Ucraina, rispetto alla quale Cbm vuole supportare gli operatori che lavorano sul campo con una formazione volta a rendere più efficace il loro intervento. I tre incontri di formazione – online su Zoom – , infatti, sono pensati per operatori di ong coinvolti nell’emergenza in loco e per tutti coloro che si occupano in Italia di progettazione in emergenza, con l’obiettivo di qualificare l’intervento delle ong italiane a tutela delle numerose persone con disabilità in cerca di protezione internazionale.

L’articolo 11 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (Crpd) sulle situazioni di rischio e le emergenze umanitarie – ricorda una nota – invita gli Stati ad adottare “tutte le misure necessarie per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio”.
L’impatto delle emergenze sulle persone con disabilità è maggiore rispetto alle persone senza disabilità e il loro tasso di mortalità è da due a quattro volte superiore. Nonostante l’aumento del rischio e dell’impatto della disabilità, i bisogni fondamentali e specifici delle persone con disabilità sono spesso ignorati o trascurati nella gestione del rischio di emergenza.

Sono esclusi dalle misure di preparazione alle catastrofi, sono invisibili quando si tratta di mappatura della comunità o pianificazione dell’evacuazione, hanno difficoltà ad accedere a rifugi e spazi sicuri a causa delle barriere ambientali o dei rischi di protezione e – sottolinea ancora Cbm Italia – ricevono soccorsi e supporto inadeguati o inappropriati quando subiscono un disastro perdita.

Le persone con disabilità devono poter accedere all’assistenza umanitaria e agli interventi alle stesse condizioni degli altri membri della popolazione. Ciò richiede un approccio a doppio binario (Twin track) che combini programmi generali inclusivi con interventi mirati per loro ed è proprio quello che si prefigge di sostenere il corso di formazione dal titolo “Disability mainstreaming nella gestione delle emergenze”.

vedi programma su: vita.it

(ca/la)