Disabilità uditiva: sordità e inclusione, l’Italia delle iniziative

Secondo l’AIRS, Associazione Italiana Ricerca Sordità, negli ultimi anni, il numero di persone con disabilità uditiva è aumentato radicalmente. Nonostante il fenomeno coinvolga principalmente soggetti di oltre 65 anni, l’incremento maggiore si riscontra nelle persone di età intermedia, dai 46 ai 60 anni, soprattutto se esposte a rischi ambientali.

Attualmente, in Italia, sono circa 7 milioni le persone con disabilità uditiva, ovvero l’11,7 % della popolazione. L’improvvisa e repentina diffusione del fenomeno ha fatto sì che molti enti e organizzazioni si attivassero, sia a livello locale che nazionale, sviluppando campagne di prevenzione e iniziative finalizzate all’inclusione.

Disabilità uditiva: tipologie e gradi di sordità
La disabilità uditiva può variare per tipologia, origine e intensità. Quando si ha una perdita totale della capacità uditiva si parla di sordità. Una parziale perdita dell’udito, invece, è definita ipoacusia.

L’ipoacusia può essere unilaterale, se riguarda un solo orecchio o bilaterale, se coinvolge entrambe le orecchie. In base alla gravità della perdita uditiva, l’ipoacusia si distingue in lieve, moderata, severa o profonda. Le ultime tre forme di ipoacusia sono le più invalidanti.

In base alla sede della lesione, l’ipoacusia può essere di trasmissione o neurosensoriale. Nell’ipoacusia di trasmissione la lesione colpisce l’apparato di trasmissione dei suoni, cioè orecchio esterno e orecchio medio. Nell’ipoacusia neurosensoriale la lesione riguarda l’orecchio interno e il nervo acustico, strutture che permettono l’analisi e l’elaborazione del suono.

Cosa può causare la perdita dell’udito?
La perdita dell’udito può essere genetica, quindi ereditata da un famigliare o acquisita, dovuta a fattori ambientali. Nei neonati la perdita uditiva può conseguire a malattie infettive, come rosolia o sifilide e all’utilizzo di determinati farmaci da parte della madre in gravidanza. Anche la nascita prematura, la carenza di ossigeno alla nascita o la presenza di itterizia possono causare sordità.

Durante l’infanzia essa può essere effetto di importanti infezioni dell’orecchio. A qualsiasi età la sordità può derivare da uso sbagliato di farmaci, ferite alla testa, presenza di corpi estranei nell’orecchio o esposizione, improvvisa o prolungata, a rumori troppo forti. Esiste, poi, la sordità che subentra con l’età per invecchiamento fisiologico dell’organismo, detta presbiacusia.

L’impatto della sordità sulla qualità di vita
La sordità ha effetti invalidanti nella vita di una persona, sia a livello economico che sociale. Nei bambini la disabilità uditiva può influire sul linguaggio e sulle abilità cognitive, compromettendo lo sviluppo degli apprendimenti scolastici. Nell’adulto può incidere, soprattutto, sulla condizione lavorativa. In entrambi i casi la conseguenza più grave è l’isolamento sociale.

L’importanza della prevenzione nelle sordità
Le forme di prevenzione più efficaci sono: vaccinazioni contro determinate malattie infettive, controlli medici e cure prenatali, uso limitato di alcuni farmaci, soprattutto in gravidanza, intervento tempestivo sui bambini a rischio, al fine di evitare problemi di linguaggio e comunicazione, difesa da rumori eccessivi, sia a lavoro che nel tempo libero. La prevenzione non deve solo impedire l’insorgenza della sordità, ma anche esortare all’uso di apparecchi acustici e di servizi di supporto.

Favorire l’inclusione: iniziative italiane per i sordi
In Italia, molti enti realizzano progetti di sensibilizzazione e inclusione dei sordi. La Fondazione Pio Istituto dei Sordi, nata nel 1854, è una delle organizzazioni non profit maggiormente attive in quest’ambito. Ultimamente la Fondazione ha emanato due bandi per finanziare progetti con attività aggregative, educative, culturali, sportive, di sensibilizzazione e inclusione delle persone sorde.

L’ ENS, Ente Nazionale Sordi-Onlus APS è l’organizzazione nazionale unitaria che, dal 1932, si impegna per tutelare e assistere le persone con sordità. L’ENS organizza periodicamente corsi di informazione, formazione e aggiornamento sulla sordità, eroga borse di studio per studenti con disabilità, realizza iniziative culturali ed eventi per sordi, supportandone l’inclusione, la formazione e lo sviluppo in ambito lavorativo, oltre a tutelarne i diritti giuridici e sociali.

L’Associazione Fedora, nata nel 2018 a Milano, promuove, e sviluppa, progetti e attività di sensibilizzazione, e consulenza, finalizzati all’inclusione e all’accessibilità delle persone con disabilità uditiva in diversi ambiti culturali. L’AFSIBi, Associazione Famiglie Italiane dei Sordi Bilingue, opera nell’ambito sordità dal 1997 e favorisce l’educazione bilingue. Essa elabora, promuove e realizza progetti sociali per i sordi e le loro famiglie.

Fonte: buonenotizie.it