Pnrr, Stefani: dal ministero della Disabilità una direttiva con principi e metodo di lavoro

Foto Ministra Stefani“L’inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti e vanno stigmatizzati all’unanimità episodi come quello avvenuto lo scorso 18 aprile sulla tratta ferroviaria Genova-Milano quando a 27 persone con disabilità, con regolare biglietto, è stato impedito, da altri passeggeri, di occupare i propri posti. Queste persone sono poi state costrette a lasciare il treno e ad utilizzare un servizio di navetta sostitutivo per tornare a casa. Sono episodi che vanno stigmatizzati altrimenti avremo perso tutti”. Lo ha detto la ministra per le Disabilità, Erika Stefani, in apertura di un question time alla Camera.
Il riferimento all’episodio di Genova ha fatto da cornice all’interrogazione rivolta alla ministra dal deputato Luciano Nobili di Italia Viva, in merito a quali iniziative siano in programma per assicurare il pieno rispetto dei diritti all’inclusione, all’accessibilità e alla progettazione universale, con particolare riferimento agli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
 
“Come ministro per le Disabilità ho indirizzato alle amministrazioni titolari di riforma una direttiva con lo scopo di fornire il quadro di cui tenere conto nella progettazione e realizzazione degli interventi e delle misure del Piano- ha sottolineato Stefani, rispondendo all’interrogazione- nonché di delineare i principi guida da assumere alla base delle decisioni operative. La direttiva del 9 febbraio 2022- ha continuato- indica quattro principi chiave e un metodo di progettazione inclusiva”. Accessibilità, progettazione universale, promozione della vita indipendente a sostegno dell’autodeterminazione e non discriminazione, i principi indicati dalla ministra.
 
“Il metodo di lavoro- ha continuato- si fonda sul principio della consultazione pubblica delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità nella definizione delle singole azioni e progetti. Il ruolo di monitoraggio e verifica del grado di inclusività sociale delle riforme e degli investimenti è attribuito all’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità- ha detto Stefani- Si prevede che le amministrazioni titolari degli interventi elaborino due distinte relazioni entrambe da inviare all’Osservatorio: una previsionale, volta a prefigurare l’impatto della singola riforma sulle persone con disabilità e che fornisca elementi utili a comprendere le azioni e le modalità previste per assicurare il rispetto dei principi di accessibilità; e una relazione conclusiva che al termine delle attività fornisca una descrizione dei risultati effettivamente conseguiti in materia di inclusione rendendo conto delle corrispondenze o difformità rispetto alla relazione iniziale”. Per facilitare la relazione l’Osservatorio ha predisposto e pubblicato sul proprio sito internet delle linee guida.
 
“L’analisi delle relazioni- ha precisato la ministra- potrà condurre anche all’adozione di raccomandazioni e indicazioni alle amministrazioni per una migliore focalizzazione delle loro attività rispetto agli obiettivi della direttiva. Oltre a questo- ha concluso- l’ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità prevede di organizzare dei momenti di confronto diretto anche con le amministrazioni interessate attraverso degli incontri bilaterali al fine di verificare la fattibilità e il lavoro da farsi”.

Fonte: mysuperabile.inail.it