“ExpressCare”, ovvero “L’aiuto che vuoi, la libertà che meriti”

Il gruppo che ha dato vita al progetto “ExpressCare”Verrà lanciato a Bologna il 5 maggio, Giornata Europea per il Diritto alla Vita Indipendente, un nuovo servizio facilmente accessibile a tutti, volto a promuovere l’autonomia delle persone con disabilità, creato e gestito direttamente da queste ultime. È la piattaforma virtuale “ExpressCare”, dove assistenti, badanti e colf potranno trovare lavoro e offrire i propri servizi a persone anziane, con disabilità e famiglie, senza costi di intermediazione. Significativo lo slogan del progetto (“L’aiuto che vuoi, la libertà che meriti”), nato a Bologna, ma che consente di iscriversi da tutta Italia.

Verrà lanciato il 5 maggio a Bologna, in occasione della Giornata Europea per il Diritto alla Vita Indipendente, un nuovo servizio volto a promuovere l’autonomia delle persone con disabilità, creato e gestito direttamente da queste ultime. Si tratta della piattaforma virtuale ExpressCare, dove assistenti, badanti e colf potranno trovare lavoro e offrire i propri servizi a persone anziane, con disabilità e famiglie, senza costi di intermediazione.

Diversamente da altre esperienze simili, questo progetto non-profit, come detto, è stato creato direttamente da persone con disabilità motoria, secondo la filosofia della Vita Indipendente e sarà gestito dall’Associazione REA (Rete per l’Autonomia), in collaborazione con la UILDM di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).
«L’obiettivo è ben riassunto dallo slogan del progetto, ovvero L’aiuto che vuoi, la libertà che meriti», spiega Alice Greco, presidente della UILDM di Bologna, donna che si muove in carrozzina e che ha bisogno di assistenza personale a tempo pieno. «Per una persona con una disabilità grave come me – aggiunge -, trovare l’aiuto giusto, l’assistente più adatto, significa poter vivere in modo libero e indipendente. Attraverso il sito di ExpressCare è finalmente possibile sfogliare liberamente i profili di assistenti e contattarli, senza essere costretti a pagare intermediari».
Facilmente accessibile a tutti, a chi cerca lavoro di assistenza o domestico, il sito di ExpressCare permette infatti di creare un profilo in pochi minuti, mentre le persone con disabilità o anziane che hanno bisogno di assistenza, o anche solo di un aiuto per fare la spesa, possono scegliere in autonomia l’assistente più adatto e contattarlo senza costi. I risultati di ricerca mostrano anche la distanza in chilometri dall’assistente, consentendo così di scegliere i candidati più vicini.
Possono iscriversi a ExpressCare persone che cercano lavoro come assistenti personali o badanti di persone anziane o con disabilità, ma anche colf, baby-sitter o persone disponibili per piccole commissioni e aiuto domestico in generale. Vi è inoltre un ulteriore aspetto innovativo, vale a dire l’iscrizione di volontari e associazioni: ad esempio, un’associazione che offre un servizio di trasporto accessibile può creare il proprio profilo e ricevere richieste direttamente tramite la piattaforma. Lo spirito del progetto, infatti, è quello di garantire un libero accesso alle risorse assistenziali, fuori da logiche di profitto e puntando sulla qualità: in tal senso, viene  promossa anche la formazione dei candidati presenti sulla piattaforma, se è vero che nel sito sono già disponibili, ad esempio, i profili dei circa venti allievi che hanno seguito uno specifico corso nel mese di marzo.

«Infatti – dichiara ancora Alice Greco –, pur essendo d’aiuto in generale a famiglie, persone anziane e non autosufficienti, ExpressCare include servizi pensati ad hoc per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità: un servizio di consulenza per la gestione dell’assistenza, corsi di formazione per assistenti personali, sviluppati in partnership con istituti riabilitativi specialistici e associazioni e un servizio di assistenza e accompagnamento che si può prenotare, erogato da personale della nostra Associazione».
«L’idea – conclude – è arrivare anche a chi non è pratico di siti di annunci o a chi non conosce la rete locale dei servizi. L’unica cosa che bisogna sapere è cosa si cerca: basta inserire nel sito il proprio bisogno assistenziale e in pochi tap sullo smartphone si ottiene un elenco di assistenti, badanti, colf e volontari disponibili nella propria zona. La ricerca è geolocalizzata, per favorire l’incontro tra persone che vivono vicine e possono aiutarsi».
Alla luce di quanto detto, uno degli obiettivi di ExpressCare è segnatamente la creazione di reti solidali di vicinato; cosicché, per aumentare l’affidabilità del sistema, sarà presto implementata la possibilità di fornire un feedback sulle prestazioni ricevute, lasciando una valutazione sul profilo di assistenti e volontari. E, ulteriore elemento non certo trascurabile, il progetto nasce a Bologna, ma è già possibile iscriversi da tutta Italia.

ExpressCare, ricordiamo in conclusione, ha vinto il premio WelfareTogether 2019 della Fondazione Reale Mutua e il bando Scuola di Azioni Collettive, un percorso di formazione e sviluppo di progetti ad impatto sociale, economico, ambientale e culturale dedicato al Terzo Settore, alle comunità, alle reti e ai cittadini attivi del territorio, promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, in collaborazione con il Comune di Bologna, e finanziato dal Programma operativo PON Metro 14-20 nell’àmbito del progetto Scuole di Quartiere.

Fonte: superando.it

(ca/la)