Paralimpiadi, giorno 5

di Mauro Costanzo

La corsa al podio della nazionale italiana di Para Ice hochey si è arenata contro la Corea del Sud. Ancora un passivo pesante, un 4-0 in continuità con i risultati precedenti. Ma c’è un’altra costante, l’Italia ha espresso un buon livello di gioco, le occasioni non sono mancate, in molti frangenti si è avuta la netta impressione di potersela giocare con avversari di livello, poi come spesso accade, una partita ruota attorno ad episodi rocamboleschi, avversioni cui sovente si è impotenti. L’avventura in terra cinese non è terminata, ci attende ancora la finale per il quinto posto. Finale che più che ultimo capitolo di Pechino 2022, deve essere visto come primo step sul viatico di Milano – Cortina 2022, puntando ad esempio, ad incrementare l’intesa tra senatori e nuove leve e a limare quelle leggerezze e distrazioni che influiscono pesantemente sul risultato finale, come le troppe situazioni di power play, d’inferiorità numerica.

Si arrestano qui anche le ambizioni degli azzurri dello sci nordico. Nello sprint, categoria sitting, a Giuseppe Romele, numero uno degli italiani, non basta un buon quarto posto per accedere alla finale. Peccato. Il piemontese esordiente Michele Buglione non è andato oltre qualifiche, come Cristian Toninelli nello Sprint Free, Standing.