Paralimpiadi, giorno 4

di Mauro Costanzo

Che batosta! In che altro modo si può definire il pesante 6 – 0 subito dalla nazionale di Para Ice hochey contro i padroni di casa della Cina. Una sconfitta che sicuramente lascerà il segno ma che non fa male.

La Repubblica Ceca battendo, la Slovacchia ci consente di posizionarci al terzo posto, ultimo utile per accedere ai quarti di finale. E pensare che un pareggio tra Cechi e Slovacchi avrebbe garantito ad entrambi il passaggio del turno ai danni  della nazionale azzurra, da buoni italiani eravamo convinti che il “biscotto” stesse già lievitando e, invece, ha prevalso lo spirito paralimpico. Evviva lo sport! Questa mattina alle 9.35, ora italiana, si affronta la Corea del Sud per un posto in semifinale. La lettura di queste prime tre partite attraverso i numeri è impietosa: dodici goal subiti, uno realizzato. Per tentare l’avvicinamento al podio ci va un’inversione di rotta repentina, le strade dello sport sono infinite.

Ancora una volta in copertina ci va L’Ucraina. Nella giornata in cui molti, a cominciare dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare l’8 marzo hanno rivolto un pensiero alle donne ucraine, applaudire e appassionarsi per Iryna Bui, Oleksandra Kononova e Liudmyla Liashenko, nella “Women's Middle Distance Standing” che hanno ammantato il podio interamente con la bandiera giallo blu, emoziona, suggestiona, commuove. Sono andati oltre il podio: Vitalii Lukianenko, Kovalevskyi Anatolii, Dmytro Suiarko, Laroslav Reshetynskyi e Oleksandr Kazik, piazzandosi nelle prime cinque posizioni nella “Men's Middle Distance Vision Impaired”. Da spellarsi le mani.

Atleti ucraini grandi protagonisti anche di questa giornata, con testa e cuore decisamente altrove.