Anagrafe, a Torino il primo sportello per le fasce deboli dedicato a disabili, anziani e donne incinta

Foto di persone in coda all'anagrafe centraleL’assessore Tresso: «Presto il progetto verrà allargato alle sedi decentrate e arriveranno anche venti addetti provenienti da altri uffici comunali»

Se il sistema anagrafe, nel suo complesso, continua a mostrare una certa difficoltà nel ritorno alla normalità, il Comune di Torino lancia una scappatoia per le fasce deboli. Entro fine marzo sarà infatti attivo il primo sportello italiano dedicato ai disabili, agli anziani over 75 e alle donne in gravidanza. Uno sportello munito di ausilii tattili per non vedenti, un traduttore nella lingua dei segni Lis e altri supporti.

La nuova giunta del sindaco ci lavora da quando si è insediata, come hanno spiegato gli assessori all’Anagrafe e ai Servizi sociali Francesco Tresso e Jacopo Rosatelli. Ora serve solo l’ultimo passaggio in consiglio comunale perché lo sportello diventi operativo.

«E’ un progetto semplice per quanto riguarda la sua realizzazione, logistica e costi, decisamente bassi – ha dichiarato Nadia Conticelli, capogruppo del Pd in Comune, ma di alto valore sociale e politico, figlio di una mentalità nuova e preludio di un percorso a 360 gradi pensato per rendere più accessibili tutti i luoghi pubblici di cultura e servizio».

 
Per Angelo Catanzaro, consigliere Pd, si tratta di un «primo tassello per rendere la città davvero inclusiva. Il progetto non poteva non partire dall’Anagrafe, vero biglietto da visita di un’amministrazione comunale».

L’assessore Tresso ha annunciato che il progetto verrà allargato alle sedi decentrate e che a breve verranno destinati all’anagrafe 20 nuovi addetti provenienti da altri uffici e 100 amministrativi generici che saranno selezionati con il prossimo concorso di aprile.

Fonte: lastampa.it

(la)