Ogni assunzione di una persona con sindrome di Down è un passo verso l’autonomia

Immagine di Silvia Pellegrini su luogo di lavoroSilvia Pellegrini, giovane donna con sindrome di Down, ha iniziato a Milano un tirocinio formativo retribuito, presso un importante studio professionale. È un altro piccolo, grande successo della campagna internazionale “The Hiring Chain” (“La catena delle assunzioni”), lanciata lo scorso anno dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) e che tanti buoni risultati sta ottenendo. «Ogni nuova assunzione nata da “The Hiring Chain” – sottolinea Antonella Falugiani, presidente del CoorDown – è per noi fonte di grande soddisfazione e ci infonde fiducia».

Silvia Pellegrini, giovane donna con sindrome di Down, ha iniziato a Milano il suo nuovo lavoro presso Rödl & Partner, importante studio professionale multidisciplinare di consulenza legale, fiscale, servizi di revisione legale, consulenza del lavoro e servizi in outsourcing. «Silvia – sottolineano dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) – è riuscita quindi a rendere concreto un desiderio che accomuna tutte le persone con sindrome di Down. Come avevamo infatti rilevato con la nostra ricerca internazionale It’s My Say [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], un sondaggio su oltre 2.500 persone con sindrome di Down tra i 14 e i 65 anni, che nell’81% delle risposte di quanti non avevano un’occupazione hanno rivelato la loro forte aspirazione a lavorare, mentre il 76% degli occupati ha affermato di essere molto contento del proprio impiego».
«Infatti – aggiungono dal CoorDown – lavorare significa diventare indipendenti, avere un proprio reddito e decidere come spenderlo, poter organizzare la propria vita adulta, oltreché dimostrare le proprie competenze e costruire relazioni sociali. In altre parole, assicurare pari diritti e opportunità nel lavoro a tutte le persone con sindrome di Down vuol dire dare loro la possibilità di costruirsi il futuro. Ed è con questa volontà che Rödl & Partner ha deciso di avviare un tirocinio formativo retribuito con Silvia Pellegrini, inserimento curato dall’Associazione AGPD di Milano (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down), aderendo a The Hiring Chain, la campagna globale da noi lanciata lo scorso anno in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo [se ne legga la nostra presentazione, N.d.R.]».

Originaria di Saronno (Varese), la trentaquattrenne Silvia Pellegrini vive a Milano con tre amiche. Le piace la musica, suona il pianoforte e studia arpa e violino. «Ho fatto diverse esperienze lavorative – racconta – e da tre mesi sto svolgendo un tirocinio da Rödl & Partner. Sono alla reception dello studio e mi occupo principalmente di accoglienza, ma ho anche altre mansioni, come la sistemazione delle sale riunioni, controllo delle stampanti e lettura delle mail. All’inizio ero un po’ disorientata, ma poi, con l’aiuto dei colleghi più stretti, ho imparato a conoscere l’ufficio e i miei compiti. Mi trovo molto bene in questo nuovo lavoro e mi trovo molto bene con tutti i colleghi. Per me il lavoro è importante perché mi può permettere di essere indipendente e aiutarmi a costruire il mio futuro».

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(ca/la)