Disabili, Al via le domande per il contributo in favore dei genitori monoreddito

Immagine di carrozzina su pila di moneteI chiarimenti in un documento dell’INPS. Dal 1° febbraio 2022 rilasciata la procedura per la presentazione telematica delle istanze. Possibile anche chiedere gli arretrati maturati dal 1° gennaio 2021.
Via libera alle domande per il contributo economico in favore dei genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali, con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento. Dal 1° febbraio 2022 sarà possibile inoltrare le domande telematicamente tramite il portale Istituzionale dell’INPS. Si potrà chiedere il contributo anche per lo scorso anno (2021). Lo rende noto, tra l’altro, l’INPS nel messaggio n. 471/2022 pubblicato oggi.

Contributo per i figli disabili
Il beneficio spetta al genitore (padre o madre) disoccupato (cioè privo di redditi o con redditi da lavoro dipendente non superiori a 8.145€ che scendono a 4.800€ se autonomo), o monoreddito (cioè che ricava tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa, sia pure prestata a favore di una pluralità di datori di lavoro ovvero sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale), che faccia parte di un nucleo familiare monoparentale (cioè un nucleo familiare composto da sè stesso con uno o più figli disabili anche maggiorenni).
 
E’ necessario, inoltre, che il genitore richiedente al momento della domanda:

-sia residente in Italia;
-abbia un ISEE valido non superiore a 3 mila euro;
-abbia uno o più figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento. In particolare si considera a carico del genitore il figlio con età sino a 24 anni con reddito non superiore a 4.000 euro (2.840,51 euro se maggiore di 24 anni).

Misura
Il beneficio è graduato in funzione del numero di figli disabili a carico: se è uno spettano 150€ mensili; se sono due spettano 300 euro mensili; se sono tre o più spettano 500 euro mensili. Spetta per il triennio 2021-2023, per 12 mesi l’anno. L’importo erogato è esente dal prelievo fiscale e può essere cumulato con il reddito di cittadinanza oltre che con l’assegno unico.

Domande al via
Nelle more della pubblicazione della circolare attuativa l’INPS spiega che i cittadini muniti di Spid, Cie o Cns possono dal 1° febbraio 2022 inoltrare la domanda telematicamente accedendo al menu “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Contributo genitori con figli con disabilità”. Il servizio è disponibile anche per i Patronati all’interno del “Portale dei Patronati”. Nella domanda è necessario indicare il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo e fornire l’IBAN per l’accredito.

Ok agli arretrati
La domanda si presenta una volta l’anno ed i pagamenti avvengono con cadenza mensile. Tuttavia siccome la procedura è stata rilasciata in ritardo ed il beneficio trovava applicazione dal 2021 l’INPS spiega che i genitori potranno presentare l’istanza anche per l’anno precedente maturando così gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2021.

Fonte: pensionioggi.it

(la)