La nuova Legge sulla disabilità: un piccolo vademecum

di Matteo Banche

Dal 20 dicembre 2021 è diventata realtà la revisione complessiva della normativa sulla disabilità che consentirà di razionalizzare e unificare in un’unica procedura del processo valutativo di base (legge n. 104/92) tutti gli accertamenti che riguardano l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’accertamento della disabilità ai fini dell’inclusione lavorativa, fino alle valutazioni sul possesso dei requisiti per accedere a agevolazioni fiscali, tributarie e della mobilità.

Inoltre, il nuovo sistema dovrebbe consentire di elaborare progetti di vita personalizzati e quindi garantire alle persone con disabilità una vita indipendente all’insegna dell’autodeterminazione. Infine, viene istituito il Garante Nazionale delle Disabilità che avrà la funzione di tutelare e promuovere i diritti delle persone con disabilità, formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni e promuovere campagne di sensibilizzazione e comunicazione per una cultura inclusiva. Compito del Garante sarà anche la vigilanza sul rispetto dei diritti e sulla conformità alle norme e ai princìpi stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite, lo svolgimento di verifiche, d’ufficio o a seguito di segnalazione, sull’esistenza di fenomeni discriminatori.

La legge quadro per la disabilità attua una riforma del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo abbiamo spiegato qui) e prende in considerazione quanto previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

I decr

eti che seguiranno, quindi, dovranno stabilire procedure che permettano all’Italia di conformarsi alle valutazioni delle commissioni disabilità internazionali e promuovendo la collaborazione multidisciplinare per valutare a livello sia fisico, sia psicologico/psichiatrico e considerando anche l’eventuale sovrapposizione dei due aspetti.

Come detto in precedenza, si prevede anche l’istituzione di un Garante Nazionale della Disabilità, vera grande novità di tale Legge. Svolgerà alcune importanti funzioni, tra cui quella di raccogliere le segnalazioni delle persone con disabilità che denunciano discriminazioni o violazioni dei propri diritti, trasmettere ogni anno una relazione sull’attività svolta al Parlamento al presidente del Consiglio o all’Autorità politica delegata in materia di disabilità.

Intanto, il Consiglio di amministrazione dell’Inail, ha approvato il nuovo Regolamento per l’erogazione degli interventi per il recupero funzionale della persona, per l’autonomia e per il reinserimento delle persone con disabilità dopo un infortunio sul lavoro o malattia professionale. Il nuovo testo detta regole più favorevoli agli assistiti per quanto riguarda il rinnovo dei dispositivi e gli interventi di adeguamento degli immobili per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli interventi per l’abbattimento/superamento delle barriere architettoniche in ambito domestico, inoltre, possono essere erogati non solo per la prima casa ma anche per altre unità immobiliari nelle quali l’assistito abiti abitualmente, anche se non in maniera continuativa.

Ambiti e obiettivi in sintesi

  • definizione della condizione di disabilità nonché revisione, riordino e semplificazione della normativa di settore;
  • accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base;
  • valutazione multidimensionale della disabilità, realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato;
  • informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
  • riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità;
  • istituzione di un Garante nazionale delle disabilità;
  • potenziamento dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
  • estensione ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti delle agevolazioni per maternità e paternità per chi ha un figlio con disabilità;
  • opportunità di una revisione della legge n. 68 del 1999 al fine di prevedere una disciplina maggiormente dettagliata in merito alle modalità di svolgimento delle prove per l’accertamento dell’idoneità nelle procedure di avviamento mediante chiamata numerica, stabilendo criteri e modalità di selezione diversificati per le varie categorie di soggetti interessati e tenendo maggiormente conto delle specificità delle disabilità di ciascuna categoria in relazione al posto di lavoro ed alla mansione per il quali sono richiesti;
  • garanzia di più ampie tutele, nonché una definizione giuridica e un trattamento salariale e previdenziale uniforme, al personale destinato all’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale.