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Sempre più anziani hanno problemi di vista e udito: è una malattia sociale

I deficit negli over 65, soprattutto quelli dell’udito, sono patologie vere e proprie che causano solitudine e (forse) anche un maggior rischio di malattie neurodegenerative.

I disturbi sensoriali «vengono spesso scambiati per manifestazioni di normale invecchiamento. Invece sono patologie, a cui non si presta la dovuta attenzione anche per una sorta di pregiudizio culturale: ciò che è frequente è normale. Non è così. Soprattutto i “sensi speciali”, vista e udito, sono le porte del nostro cervello, i sensori esterni del nostro sistema nervoso centrale. Se li trascuriamo, anche il cervello ne soffre. Giancarlo Logroscino insegna neurologia all’Università di Bari, dopo aver lavorato a lungo negli Stati Uniti tra Harvard e la Columbia University. Oggi è principal investigator del Great Age Study, tra i più importanti studi in Europa sulle malattie neurodegenerative con focus sul ruolo dei sensi speciali in età avanzata, frutto di una joint venture tra Università di Bari e Irccs De Bellis. Un’equipe multidisciplinare di 25 ricercatori, in collaborazione con i medici di medicina generale, segue un campione di over sessantacinquenni (finora mille persone, saranno 2.500 entro il 2016) nella cittadina di Castellana Grotte (18mila abitanti, in provincia di Bari). L’idea è anche quella di tenere sotto controllo occhio e orecchio, quelle porte d’ingresso che tendono ad “arrugginirsi” con l’età. Senza allarmismi.

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Fonte: corriere.it/salute

  • Aggiornato il 23 Febbraio 2016