Due volte al giorno, in momenti ricorrenti, riproponi al neonato la musica scelta in gravidanza.
Quando ti avvicini alla culla, ritma il tuo parlare o il tuo canto marcando con la voce il passo.
Cerca di non creare intorno al bimbo un ambiente saturo di suoni: non tenere lo stereo acceso ad alto volume mentre spignatti in cucina e parli al telefono.
In mezzo alla natura, in città, a casa, attira la sua attenzione verso i suoni come se ci facessi caso anche tu per la prima volta, collegali agli odori, alle immagini.
Stimola il ricordo a distanza di tempo: Senti? Vedi? Ricordi?
SERGEIJ RACHMANINOV Pulcinella op. 3 n. 4
GUSTAV HOLST The planets, Suite per orchestra e coro femminile op. 32 , Venere, portatrice di pace
PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ da Romeo e Giulietta, Ouverture-Fantasia per orchestra in si minore
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 6 op.68 "Pastorale", Primo movimento
ANTONIO VIVALDI Le quattro stagioni, "Estate"
ARTHUR HONEGGER Pacific 231
STEVE REICH Different Trains
NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV Shéhérazade, Festa a Baghdad
Lo sviluppo del sistema uditivo nel neonato è più rapido di quello visivo: il riconoscimento materno avviene attraverso la voce e non solo tramite lo sguardo. Già a partire dal primo mese il neonato è in grado di riconoscere i suoni familiari, tanto che le grida si attenuano con il richiamo materno più che con altri suoni. La sensibilità alle fonti sonore è evidente dai movimenti del capo che tende a orientarsi verso di esse.
Non solo: già tra i due e i cinque mesi il bimbo comprende piccole frasi melodiche come fenomeni sonori organizzati.
I bambini conoscono il mondo attraverso emozioni, affetti, corporeità e sensazioni fuse insieme: il paesaggio sonoro evocherà immagini impresse nella memoria anche quando saranno sparite.