Se già a pochi mesi il bambino sentendo uno spot gira il viso verso il teleschermo, spalanca gli occhi, distende le gambe o agita le braccia, rivolgiti a lui con stupore «senti?» Canta la sigla altre volte a distanza di tempo…
Prova a guardare lo spot senza audio, costruisci con il tuo bambino il sonoro.
Canta i jingles per far indovinare al bimbo gli spot da cui sono tratti e sfidalo a fare lo stesso con te.
Se nella pubblicità è utilizzato lo spezzone di un brano musicale del repertorio classico noto o tratto da film o musical, recupera l'originale e fallo ascoltare al bimbo raccontandogli la storia da cui è ricavato.
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 9, Secondo movimento, "Scherzo" (automobile)
WOLFGANG AMADEUS MOZART dalle Nozze di Figaro, Ouverture (sugo)
JOHANN SEBASTIAN BACH dal Clavicembalo ben temperato, Preludio n. 1 (ammorbidente)
ASTOR PIAZZOLLA Libertango (brandy)
JOHANN SEBASTIAN BACH Toccata e fuga in re minore
WOLFGANG AMADEUS MOZART Sinfonia n.40 K 551, Primo movimento
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 5, Primo movimento
La pubblicità è una miniera di esperienze: gli spot sono brevi e ben connotati, spiccano nel silenzio o sullo sfondo dell'ambiente sonoro, sono un sistema di stimoli visivi e uditivi perfettamente integrati, suscitano stupore continuo attraverso “accentuazioni di contatto”, ossia formule che rinnovano l'attenzione più volte in breve tempo. Da una parte è utile sfruttarne i caratteri a scopo educativo, dall'altra è importante conoscerne le componenti per elevare meccanismi di difesa più solidi e accrescere il nostro grado di libertà da condizionamenti indotti in modo subdolo, seppur raffinato.
Anche in molte musiche del passato si trovano slogan musicali sintetici e accattivanti come uno spot e spesso proprio grazie a questo sono divenute famose. Ci si può avvicinare facilmente anche a repertori difficili scovando segnali musicali ben distinti e facilmente memorizzabili, cercando di seguire le loro trasformazioni durante il brano.