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I suoni degli altri: l'intercultura attraverso la musica

fare

Canta con il bimbo scivolando tra le note come in una melodia araba, invitalo a muovere il corpo in modo sinuoso come nella danza del ventre.

Bimbi disegnati da Luzzati

Invocando il cibo all'ora di pranzo o esortando il papà ad alzarsi dal letto al mattino, inscena una danza tribale dove si alternano gesti rituali (sollevamento delle braccia e incurvamento della schiena, scrollamento del corpo e passo cadenzato, percussioni sul petto, sul sedere, sulle cosce, battiti di mani) con grida.

Quando il bimbo non vuole lavarsi i denti, trasformalo in una tigre che spalanca le fauci, sfrega lo spazzolino a ritmo come una maracas e con i piedi simula una danza di incantamento che fermi la tigre prima che azzanni il papà…

ascoltare

1. Percussioni e vita:

AA.VV. Red Edizioni Il canto della foresta, I canti dei Pigmei

Oliver Mtukudzi (Zimbabwe)

Tarika (Madagascar) e poi Mi piace se ti muovi, dal film "Madagascar"

AA.VV. Musica cubana The sons of Cuba dal film "Buena Vista Social Club"

2. I canti profondi e quotidiani:

Mevlana Music of the Whirling Dervishes Hìcaz Ayìnì - Son Yürük Semai

AA.VV. Canti yiddish

Drukpa-Kagyu Scuola Musiche sacre del Tibet

Amine M'Raihi (liuto arabo) - Hamza M'Raihi (kanoun)

Musica tradizionale orientale e arabo-andalusa Ila Honuak - Laika

sapere

L'identità europea è già multiculturale: questo è una risorsa, non un pericolo. Fa bene agli occidentali coltivare i pensieri nelle durate infinite di certa musica mistica indiana, attenua le tensioni di una vita dai minuti pieni di azioni, eventi, passioni. Per contro, il vitalismo dei percussionisti centroafricani ci riconcilia con una dimensione del corpo sana, festosa e insieme trascendente, elevando inni alla fortuna d'essere vivi. Genitori ed educatori spesso propongono canzoncine da intonare, saltando a piè pari giochi vocali spontanei. Questo equivale a pretendere che i bambini disegnino da subito in modo “corretto” il sole, le nuvole e gli alberi… Molta musica etnica è costruita su “scarabocchi musicali” espressivi, ma non complessi come una canzone, e ciò rappresenta un prezioso ingresso nella musica.

I ritmi complessi delle culture africane e sudamericane affinano le competenze del bambino nel ritmo per il quale è oggi ben più versatile rispetto alle generazioni precedenti.

Due valori infine vanno riconosciuti alle culture musicali extraeuropee: la prevalenza dell'oralità sulla lettura della musica e dell'improvvisazione sulla riproduzione e l'arte dell'interpretare. Infine è quasi assente la pratica solistica: si suona per stare bene insieme. I bambini dovrebbero sperimentare e inventare la musica sul momento prima che nasca l'esigenza di riprodurla e progettarla in modo complesso. Non si può infine immaginare un'evoluzione dell'esperienza musicale in un bambino se non insieme a qualcuno.

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