Cittą di Torino

Museo della Frutta

“…frutti modellati così vivamente dal vero da scambiarli coi naturali…” – Francesco Garnier Valletti

Glossario

Pallamaglio
La pallamaglio è un gioco praticato già nel XII secolo in tutta la penisola italiana, passato poi in Francia (con il nome di «paille-maille»), successivamente in Irlanda e, nel Seicento, anche in Inghilterra con la denominazione di «pall-mall»: diretto antenato del «croquet», consiste nel colpire una sfera con una mazza, entrambi in legno, per farla passare sotto una serie di archetti.
Papier-mâché
In Italia è comunemente chiamata cartapesta.
L’uso del papier-mâchè per fini artistici è documentato in Italia sin dal XVI secolo come materiale per riprodurre statue sacre. Questo materiale ebbe però fortuna soprattutto in Francia ed Inghilterra tra il XVIII e il XIX secolo quando iniziò ad essere usato come surrogato dello stucco nella decorazione di pareti e soffitti. La tecnica è molto semplice, trattandosi di far macerare in acqua piccoli frammenti di carta (strappati a mano e non tagliati) per alcuni giorni per poi successivamente impastarli con colle e, talvolta, polveri di gesso. Il composto così ottenuto è simile alla creta, sia per consistenza che per colore, e viene modellato su stampi per poi essere asciugato all’aria ed infine decorato e dipinto. Con questa tecnica è possibile ottenere svariati oggetti e, in passato, sono stati realizzati – oltre alle decorazioni architettoniche - anche mobili, soprattutto tavolini da lavoro, spesso laccati a imitazione delle costosissime lacche orientali.
Pasteur Louis (Dôle, 1822 – Marnes-la-Coquette, 1895)
Chimico e biologo. Grazie alle sue scoperte e alla sua attività di ricerca, è universalmente considerato il fondatore della moderna microbiologia. Frequenta l’École Normale Supérieure della Sorbona a Parigi. Dopo avere esercitato per breve tempo come professore di fisica al liceo di Digione, nel 1849 diventa professore di chimica all'Università di Strasburgo. Dopo quindici anni di ricerche, scopre il ruolo dei microrganismi nelle fermentazioni, in particolare del lievito, elaborando sistemi efficaci di eliminazione di quelli dannosi, che rappresentavano all’epoca un grave problema economico per l’industria vinicola e della birra. L’estensione di queste ricerche ai problemi di conservazione del latte lo portano a ideare il processo oggi conosciuto con il nome di pastorizzazione, che consente di uccidere i microrganismi dannosi e di conservare a lungo il latte. Nel 1865, a Parigi, di fronte ad un'epidemia che colpiva i bachi da seta, riesce a dimostrare la natura contagiosa ed ereditaria della malattia e ne indica i metodi di prevenzione. Negli anni '80 si dedica allo studio del carbonchio, una malattia del bestiame spesso fatale, riuscendo ad isolare il bacillo responsabile. Studia i sistemi di prevenzione di numerose malattie: setticemia, colera, difterite, tubercolosi, vaiolo, rabbia. Per la prevenzione della rabbia riesce a sviluppare una forma attenuata del virus responsabile, utilizzandolo poi come vaccino che in seguito ha salvato migliaia di persone. Nel 1888 viene fondato a Parigi l’Istituto Pasteur, oggi considerato uno dei centri più importanti del mondo per la ricerca in biologia e genetica molecolare e per gli studi sulle malattie infettive.
Pasteur ebbe un ruolo preminente tra i fondatori della moderna industria di trasformazione delle derrate alimentari, e dell’allevamento animale. I suoi studi permisero l’inizio della produzione su larga scala, a prezzi contenuti, per ampie fasce di consumatori. Questo obiettivo sarebbe stato irraggiungibile senza le sue ricerche in veterinaria per il controllo delle affezioni infettive.
Perroncito Edoardo Bellarmino(Viale d’Asti, 1847 – Torino, 1936)
Medico veterinario, patologo e parassitologo. Nasce a Viale d’Asti da una modesta famiglia di artigiani. Dopo la laurea in Veterinaria, brillantemente conseguita a vent’anni, svolge la professione di veterinario municipale a Torino, ma dopo tempo entra, come assistente, all'Istituto di Anatomia Patologica e Patologia Generale e nel 1874, a soli 27 anni, è nominato professore ordinario di Anatomia Patologica. L'attività di Perroncito si orienta, da un lato verso studi di anatomia patologica, dall'altro verso indagini di tipo microbiologico e parassitologico.
Deve buona parte della sua fama all’aver individuato nel nematode (verme) parassita Ancylostoma duodenalis la causa di una grave forma di anemia che stava uccidendo un grandissimo numero di minatori occupati nello scavo della galleria ferroviaria del San Gottardo. A Perroncito va riconosciuto anche il merito di una costante attenzione alle pratiche esigenze dell'igiene rurale ed urbana, alla zootecnia e all'agricoltura. Tante delle sue ricerche furono rivolte alla microbiologia del vino, della birra e delle acque e alla patologia vegetale e dedicò molta attenzione alle malattie ed alle tecniche di allevamento dei bachi da seta e delle api. La passione per queste materie si realizzò anche nel dar vita, nel 1884, ad un Museo Bacologico, trasformato poi nel 1911 in Museo internazionale di Apicoltura e Bachicoltura, ospitato nelle stanze della sua villa a Cavoretto, sede per lungo tempo di un vivace centro di studio, chiuso poi alla fine degli anni Venti.
Pomologia artificiale
L’arte di progettare e costruire modelli artificiali, come Garnier Valletti stesso amava definire la sua opera. In Italia, soprattutto in Toscana, e nel resto d'Europa (la Francia innanzitutto, ma anche la Germania, l’Austria e la Repubblica Ceca) la ceroplastica e il modellismo pomologico vantavano una tradizione le cui origini devono essere rintracciate a partire dalla metà del secolo XVIII e raggiunsero la loro massima espansione nel secolo successivo. L'insaziabile curiosità enciclopedica che caratterizzò tutto il secolo XIX diede impulso, nonostante la nascita della fotografia, all'uso del modellismo che proliferò in tutti i settori scientifici. In particolare i ceroplasti realizzavano modelli che servivano poi da supporto all'insegnamento delle scienze mediche e botaniche. La cera, grazie all'estrema malleabilità intrinseca alla materia stessa e alla sua facile reperibilità a costi contenuti, era il materiale usato più frequentemente, ma altrettanto utilizzati erano il gesso, la creta e la carta pressata rivestita in gesso. In particolare, la diffusione della pomologia artificiale si sviluppò in accordo col clima culturale positivista del periodo e sulla scia del successo ottenuto da Giorgio Gallesio (Finalborgo (SV), 1772 - Firenze, 1839) con la sua Pomona Italiana pubblicata tra il 1817 e il 1839. L’identificazione e la classificazione delle varietà erano rivolte, oltre che a scopi conoscitivi e all’insegnamento delle scienze naturali, all’incremento della produzione ortofrutticola, ma soddisfacevano anche un gusto estetico rivolto al naturale: composizioni di fiori e di frutti artificiali gareggiavano nell’ornare le mense dei banchetti e dei ricevimenti delle corti europee. Il modellismo naturalistico a scopo didattico-dimostrativo trovò in Garnier Valletti uno dei suoi più brillanti esponenti.
Pruina
È una sostanza di consistenza cerosa prodotta dalle cellule superficiali dell'epidermide di alcuni frutti, come l’uva e le prugne (da cui prende il nome) ed è presente anche su alcuni tipi di fogliame. Ha funzioni protettive dai raggi ultravioletti e impedisce l'eccessiva disidratazione. È particolarmente visibile sulle bucce.

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