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Museo Egizio - Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino

logo egizio

via Accademia delle Scienze, 6
10123  Torino
011 4406903
e-mail: info@museitorino.it
sito web: www.museoegizio.it


Il Museo Egizio è il più antico museo al mondo dedicato esclusivamente alla cultura dell’antico Egitto ed è il più grande dopo quello de Il Cairo.

La fondazione ufficiale del Museo risale al 1824, quando Carlo Felice di Savoia acquistò da Bernardino Drovetti, Console Generale di Francia in Egitto, la sua collezione. Questo primo nucleo fu poi incrementato da ulteriori acquisti e dagli oggetti rinvenuti negli scavi promossi da Ernesto Schiaparelli, direttore del Museo dal 1894 al 1928.

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La collezione del Museo Egizio è disposta in ordine cronologico e custodisce, tra gli altri reperti, un vero tempietto del Nuovo Regno (donato all’Italia dal governo egiziano), gli oggetti rinvenuti nella tomba di Nefertari, Grande Sposa Reale del faraone Ramesse II, e l’unico corredo funerario del Nuovo Regno, al di fuori dell’Egitto, trovato intatto: quello appartenente all’architetto Kha e a sua moglie Merit. Nel corredo spiccano oggetti come una parrucca realizzata con capelli veri, una maschera funeraria rivestita in foglia d’oro, un gioco da tavolo (il gioco della Senet) e moltissimi cibi che sarebbero serviti ai defunti per la loro nuova vita nell’Aldilà.

Il progetto scientifico alla base del nuovo allestimento del 2015 soddisfa l’esigenza di mettere i reperti in relazione con il luogo e il contesto del loro ritrovamento, presentandoli non solo come oggetti singoli, ma anche come oggetti storici.

Il Museo Egizio è un’istituzione moderna, che pone al centro la ricerca e che mira a diffondere la conoscenza e la passione per le straordinarie collezioni che ha l’onore di custodire, rinnovando il significato della famosa frase di Jean-François Champollion “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino”.

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Per questo, il Museo intende proporre nuovi progetto formativi, che possano integrarsi nella programmazione didattica dei diversi ordini (scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado) e che abbiano lo scopo di rendere lo studio dell’antico Egitto parte del curriculum scolastico, modulato sulla base delle singole esigenze.

I programmi didattici sono impostati sulla pedagogia della scoperta, dell’approfondimento e della condivisione delle osservazioni.

La metodologia prevede un'esperienza diretta con le collezioni e gli oggetti conservati. Per soddisfare le molteplici esigenze degli insegnanti, si prevedono:

- percorsi generici e tematici, corredati da materiale didattico e specifico.

- laboratori diversificati per gradi scolastici e per aree tematiche.

Tutti i laboratori proposti prevedono attività pratiche e privilegiano l’aspetto ludico dell’apprendimento. Su specifica richiesta in sede di prenotazione, le attività sono disponibili anche in lingua straniera (inglese, francese e tedesco) e fruibili da studenti con bisogni speciali.

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