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Il Museo nel curricolo di Storia a cura di Maria Teresa Rabitti e Carla Santini

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FrancoAngeli ed., Milano 2008

Esempi di buone pratiche, di "uso" del museo per ogni ordine di scuola, dall'infanzia alla secondaria superiore accompagnate da riflessioni su cosa si possa intendere per patrimonio culturale a misura della scuola, cosa sia la didattica museale nel curricolo di storia, nonché cosa siano gli ecomusei, in questo volume edito da Franco Angeli nella collana "Educazione al patrimonio culturale, formazione storica, altri saperi".
I vari contributi rispondono a domande che gli insegnanti si pongono di fronte alle nuove istanze che nel territorio nascono dall'incontro fra le culture. A partire dalle domande riguardo ai concetti di patrimonio e bene culturale, o a quelle inerenti le modalità per utilizzare in proficuo e coinvolgente il museo, gli autori offrono indicazioni pratiche da mettere in atto perché la visita al museo si trasformi in conoscenze e abilità, in educazione al patrimonio, in formazione della cittadinanza attiva.

L'idea dinamica di patrimonio viene disegnata da Germana Perella attraverso la descrizione dell'ecomuseo, concepito come strumento di partecipazione popolare alla gestione del territorio e allo sviluppo della comunità. Proprio l'ecomuseo chiama in gioco, con la comunità, anche la scuola, direttamente coinvolta come soggetto attivo e propositivo del progetto culturale, finalmente non più e non solo nel ruolo di utente finale di un servizio estraneo alle sue esigenze e ai suoi progetti. Su tale aspetto si sofferma il contributo di Mario Calidoni, che, nella relazione fra l'educazione al patrimonio e la didattica museale con la scuola, vede in questa "il luogo della rielaborazione culturale e della formazione attraverso i linguaggi della cultura in modo consapevole e sistematico".

Alla didattica museale e alla funzione del museo nella costruzione della conoscenza, è dedicata la riflessione di Ivo Mattozzi, che indirizza il docente a "valorizzarla in funzione della formazione storica curricolare per farla cessare di essere un episodio o un progetto" perché un percorso al museo presuppone una didattica specifica, materiali e strategie che stimolino la curiosità e l'interesse, la partecipazione degli studenti.

Le indicazioni per mettere in pratica le sollecitazioni ricevute vengono dalle proposte e dalle presentazioni di esperienze di didattica museale condotte in ogni ordine di scuola.
Adriana Bortolotti e Giulio Ghidotti partecipano il laboratorio storico-didattico per l'educazione al patrimonio culturale realizzato a Palazzolo sull'Oglio e frequentato da docenti di ogni ordine di scuola; tale esperienza ha utilizzato una raccolta museale per formare gli insegnanti e renderli capaci di costruire con gli alunni competenze di fruizione dei musei.
In direzione della costruzione di competenze trasversali agli ordini di scuola e riportabili nell'ambito del curricolo verticale, troviamo l'intervento di Luciana Coltri, che utilizza la didattica dei copioni "andare al museo" - " imparare al museo" - "fare il museo"; due interessanti resoconti di esperienze di laboratorio con le classi finali della scuola primaria a cura di Gambaccini e Valentini, per finire con la riflessione di Teresa Rabitti dedicata a "Museo come avventura cognitiva", che suggerisce come utilizzare il museo per costruire concetti storicizzati ed evidenziare processi di trasformazione.

L'ultima parte del volume documenta le attività laboratoriali, i prodotti realizzati durante la scuola estiva di Arcevia nelle Marche e le proposte di attività storico-didattiche da progettare con l'uso del museo come risorsa del territorio; da segnalare il "gioco escursione"che si svolge secondo la modalità della caccia al tesoro a squadre.
Una pubblicazione quindi che dimostra come scuola e museo possono interagire e come sia possibile suscitare curiosità e amore per entrambi, applicando didattiche differenti.

Francesca Dematté

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